Cassano. Centenario di Giuseppe Selvaggi: un convegno per celebrarlo

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Giuseppe Selvaggi

In occasione dei cento anni dalla nascita del poeta e giornalista Giuseppe Selvaggi, (Cassano all’Ionio, 29 agosto 1923 – Roma, 26 febbraio 2004), si terrà, a Cassano all’Ionio, suo paese natìo, il convegno dal titolo Una vita per la cultura - Dalla poesia al giornalismo, tra arte e letteratura.

L’evento, che avrà luogo martedì 29 agosto, alle 19, presso Piazzale della Chiesa di San Francesco di Paola, prevede la partecipazione dell’intellettuale e scrittore calabrese e residente in Puglia Pierfranco Bruni, che, già nel 2004, aveva scritto un libro in onore di Selvaggi, dal titolo Giuseppe Selvaggi e il sentimento del tempo (Il Coscile, 2004), contenente anche lettere inedite inviate allo stesso Bruni, a Mario Luzi e a Carlo Belli e scritti inediti su Ardengo Soffici e su Corrado Alvaro.

Di Selvaggi Bruni è tornato poi a scrivere anche in Sulle sponde della Magna Grecia. Il Novecento di Spagnoletti, Carrieri, Grisi e gli altri (Passerino Editore, 2023), in relazione al suo rapporto con Taranto e Grottaglie.

Non mancano, inoltre, suoi articoli con precisi interventi sul rapporto fra Selvaggi e Troccoli, così come un recente docu-film sulla peculiare e troppo frequentemente dimenticata figura di questo autore.

Selvaggi (Cassano all’Ionio, 29 agosto 1923 – Roma, 26 febbraio 2004) è stato un giornalista e poeta italiano. È stato giornalista parlamentare per “Il Tempo” ed “Il Messaggero” e direttore delle riviste culturali “Idea” e “Pianeta” (edizione italiana della francese "Planète") e della rivista d'arte "Il Patio", della quale è stato anche fondatore.

Tra le sue sillogi di poesie vi sono Fior di notte, Canti ionici, L’italiano nuovo e Corpus. Nella critica d’arte ricordiamo il suo "Cento Pittori e una modella" e nel campo dei reportages giornalistici Sette corrispondenze calabresi, una delle quali è un’intervista al famoso boss Frank Costello (Francesco Castiglia).

Fu il primo giornalista ad intervistare Corrado Alvaro nel 1945 a appena guerra finita. Fu, fra le altre cose, lo stretto collaboratore di Ernesto Bonaiuti, nonché amico di Togliatti, Pertini, Silone e Grisi.