Processo “Rinascita Scott”, troncone omicidi: tre boss all’ergastolo
Si conclude con tre condanne ed altrettante assoluzioni il processo Rinascita Scott - celebrato dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro - relativo al troncone dell’inchiesta nella quale agli imputati si contestavano cinque omicidi ed un sequestro di persona consumati nel vibonese tra il 1996 ed il 2002.
Si tratta in particolare degli assassinii di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice, vittime di lupara bianca ed uccisi il 6 agosto del 1996; di Alfredo Cracolici e Giovanni Furlano, ammazzati a Vallelonga il 9 febbraio del 2002; e della scomparsa da Vibo Valentia di Filippo Gangitano, che risale al gennaio 2002.
I giudici, accogliendo le richieste dell’accusa, hanno dunque condannato al carcere a vita tre presunti boss, Giuseppe Antonino Accorinti, detto “Peppone”, 64enne di Zungri; Saverio Razionale, 63enne di San Gregorio d’Ippona e Domenico Bonavota, 43enne di Sant’Onofrio. Previsto per tutti e tre anche l’isolamento diurno per due anni.
Assoluzione, invece, per Vincenzo Barba, detto il “Musichiere”, 71enne di Vibo Valentia; Filippo Catania, 72enne di Vibo; e Paolino Lo Bianco, 60enne di Vibo.
Quanto alle altre pene sono stati inflitti 30 anni ciascuno ad Antonio Ierullo, 53enne di Vallelonga, e Antonio Vacatello, 59enne di Vibo Valentia; 20 anni ciascuno per Pantaleo Maurizio Garisto, 40enne di Carate Brianza, e Valerio Navarra, 29enne di Zungri; 14anni per il collaboratore di giustizia Andrea Mantella, 51enne di Vibo Valentia