Inchiesta Petrolmafie: trentacinque condanne, trent’anni al boss Mancuso

Vibo Valentia Cronaca

Un totale di quasi trecento anni di reclusione per trentacinque condanne complessive emesse su una sessantina di imputati alla sbarra; in ventisette, invece, quelli assolti, con un solo proscioglimento.

Sono le decisioni del Tribunale collegiale di Vibo Valentia (Gianfranco Grillone presidente, a latere Laerte Conti e Alessio Maccarrone) messe nero su bianco nella sentenza di primo grado del processo nato dall’inchiesta del 2021 denominata Petrolmafie-Dedalo (QUI).

Agli indagati si contesa a vario titolo l’associazione mafiosa, le estorsioni, il riciclaggio, il reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, l’intestazione fittizia di beni, l’evasione delle imposte e delle accise anche con l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, così come la contraffazione e utilizzazione di documenti di accompagnamento semplificati. Reati tutti aggravati perché commessi, secondo l’accusa, per agevolare in particolare la potente cosca Mancuso di Limbadi.

La mano più pesante dei giudici è caduta su Luigi Mancuso, boss dell’omonimo clan, e su Giuseppe D’Amico, imprenditore del vibonese: entrambe si sono visti infliggere 30anni di reclusione; mentre non sono mancate condanne anche per nomi “eccellenti”, finiti nell’inchiesta, come l’ex consigliere comunale di Vibo Valentia Francescantonio Tedesco, per il quale sono stati decisi dieci anni reclusione; e per Salvatore Solano, ex presidente della Provincia di Vibo e sindaco di Stefanaconi, condannato invece ad un anno.

TUTTE LE CONDANNE

Sono stati pertanto condannati: Nicola Amato di Catania, 5 anni e 6 mesi; Benedetto Avvinto di Portici, 3 anni e 5 mesi; Anna Bettozzi di Roma, 6 anni e 1 mese; Alberto Coppola di Pollena Trocchia, 9 anni e 10 mesi; Roberta Coppola di Pollena Trocchia, 4 anni e 4 mesi; Felice D’Agostino di Martinsicuro, 6 anni e 1 mese; Antonio D’Amico di Vibo, 18 anni 10 mesi e 15 giorni; Giuseppe D’Amico di Vibo, 30 anni e 39mila euro di multa; Francesco D’Angelo di Vibo, 10 anni.

Ed inoltre, Virginia Di Cesare, 4 anni e 7 mesi; Giuseppe Fasulo di Statte, 5 anni; Carmelo Fabretti, 2 anni e 2 mesi; Sebastiano Foti di Catania, 4 anni e 5 mesi; Gennaro Gravino di San Giorgio a Cremano, 3 anni e 10 mesi; Sergio Leonardi, 8 anni e 10 mesi; Cesare Nicola Limardo di Limbadi, 3 anni; Paolo Lipari di Stefanaconi, 3 anni e 3 mesi; Francesco Mancuso (64 anni) di Limbadi, 10 anni e 2 mesi; Luigi Mancuso di Limbadi, 30 anni; Silvana Mancuso di Limbadi, 12 anni e 2 mesi.

Ancora: Nazzareno Matina di Stefanaconi, 2 anni e 10 mesi; Giulio Mitidieri di Potenza, 5 anni e 1 mese; Francesco Monteleone di Vibo Valentia, 2 anni e 6 mesi; Zhelev Peyo Petkov di Vibo, 2 anni e 10 mesi; Antonio Prenesti di Nicotera, 15 anni; Rosamaria Pugliese di Nicotera, 7 anni; Giuseppe Ruccella di Filogaso, 12 anni e 1 mese; Fortunato Salamò di Zambrone, 2 anni e 10 mesi; Damiano Sciuto di Catania, 4 anni e 5 mesi.

Infine, Salvatore Solano di Stefanaconi, 1 anno e 50 euro di multa, pena sospesa, escluse le aggravanti; Francescantonio Tedesco di Ionadi, 10 anni e 1 mese di reclusione; Giuseppe Terranova (49 anni) di Messina, 12 anni e 9 mesi; Ernesto Tortora di Napoli, 2 anni e 4 mesi, Roberto Trovato, 4 anni; e Gennaro Vivese, 2 anni

TUTTI GLI ASSOLTI

Assolti invece, Emanuele Fernando Assunto Haber, Roberto Aguì, Sebastiano Lo Torto, Fabio Pirro, Anna Buonfante, Carmine Coppola, Luciano Morabito, Pietro Bonanno, Vincenzo Campajola, Isaia Angelo Antonio Capria, Angela D’Amico, Rosa D’Amico, Domenica D’Amico, Gaetano Del Vecchio, Biagio Esposito, Antonio Francolino, Salvino Frazzetto.

Inoltre, Giasone Italiano, Rocco Raccosta, Salvatore La Rizza, Lucia Nurcato, Irina Paduret, Francesco Saverio Porretta, Rosario Cristian Santoro, Emanuela Scevola, Roberto Domenico Tirendi e Rackid Totss. Prosciolto, infine, Simone Micale.