Installano videosorveglianza a bene confiscato. Minacciato operaio

Reggio Calabria Cronaca

Alla periferia di Marina di Gioiosa Jonica, persone non ancora identificate ma a volto scoperto avrebbero chiesto, con toni perentori e minacciosi, l'immediato stop dei lavori ad un operaio di un'impresa catanzarese impegnata nella cittadina della Locride ad installare un sistema di videosorveglianza in un immobile confiscato tanti anni fa a persone ritenute vicine o in contatto con ambienti della criminalità organizzata.

L'accaduto, dopo la segnalazione fatta ai Carabinieri, è stato denunciato dall'Amministrazione comunale che nell'immobile confiscato ha deciso di istituire un centro antiviolenza.

"Il piano messo in atto - ha dichiarato il sindaco di Marina di Gioiosa, Geppo Femia - per impedire all'amministrazione comunale - che ho l'onore di presiedere - che i beni confiscati alla mafia vengano utilizzati per scopi e fini sociali non sarà portato a compimento. Il centro antiviolenza per donne e minori, infatti, sarà realizzato".

Sulla vicenda stanno indagando gli investigatori dei carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica. Dell'accaduto è stata informata anche la Prefettura di Reggio Calabria. (ANSA)