Inchiesta Glicine, annullata definitivamente misura per Giuseppe Germinara
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato definitivamente la misura cautelare in atto, che già aveva modificato in prima istanza a luglio scorso, a carico dell’ingegnere Giuseppe Germinara, ex dirigente del Comune di Crotone coinvolto, nel giugno dell’anno scorso, nella nota operazione Glicine (QUI), inchiesta della Dda di Catanzaro contro la locale di ‘ndrangheta di Papanice, popolosa frazione del capoluogo pitagorico.
Come spiega il suo legale, l’avvocato Mario Germinara, in attesa della celebrazione del processo, “è stata dunque riconosciuta la mancanza di elementi di reità” nei confronti dell’ex dirigente pubblic; una decisione “che ha riconosciuto l’estraneità dell’indagato per ogni ipotesi delittuosa”, precisa ancora il difensore che si dice fiducioso “che l’eventuale processo, se sarà celebrato anche nei confronti del Germinara, potrà consacrare l’onestà del nostro assistito”.
Germinara, nel corso dell’operazione finì ai domiciliari. La Corte di Cassazione aveva per già annullato senza rinvio l’ordinanza cautelare per le ipotesi relative alla turbativa d’asta, rinviando per nuovo giudizio al Tribunale del Riesame ritenendo che gli elementi su cui si fondava la misura in ordine al reato di associazione a delinquere semplice non fossero assolutamente significativi di una partecipazione dell’indagato alla presunta associazione.
Il Tdr, non avendo individuato nel fascicolo di indagine della Procura altri elementi, o indizi, significativi, ha annullato definitivamente la misura cautelare.
“Un risultato importante per chi ha sempre creduto nell’operato trasparente e onesto di un professionista le cui qualità personali e morali - note a chi lo conosce - hanno trovato conferma dapprima dalla Suprema Corte di Cassazione ed oggi anche dal Tribunale del Riesame” commenta infine l’avvocato Mario Germinara.