Cosenza. Gdf sequestra oltre 23.000 articoli pericolosi a commerciante cinese

Cosenza Cronaca

Duro colpo ai mercanti di merce pericolosa. Un enorme quantitativo di articoli sprovvisti della marcatura CE sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Cosenza ad un cittadino cinese, residente da diversi anni nel capoluogo bruzio. La merce, stipata in un capiente deposito ed all’interno del negozio gestito dall’orientale in pieno centro cittadino, è costituita da giocattoli (automobiline, bambole, pistole e fucili), portachiavi, torce elettriche, accendini, ventilatori privi dei requisiti imposti dalla normativa comunitaria sulla sicurezza dei prodotti. Singolare la modalità fraudolenta utilizzata per trarre in inganno gli ignari consumatori. La marcatura CE, che la normativa impone di apporre in maniera visibile, leggibile e indelebile sui singoli prodotti, era apposta su ogni confezione con etichette adesive facilmente removibili.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle cade nel giorno in cui a Roma, al Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, è stata presentata l’indagine su “Le caratteristiche della criminalità organizzata cinese in Italia” realizzata dall’Osservatorio Socio-Economico sulla Criminalità del C.N.E.L., nella quale viene evidenziato il trend crescente del fenomeno della contraffazione di prodotti che costituisce il principale business delle organizzazioni criminali cinesi, cui prendono parte, sempre più spesso, esponenti delle organizzazioni mafiose italiane.

Anche per questo, il servizio appena concluso con il sequestro dei prodotti illecitamente commercializzati e la segnalazione del titolare dell’esercizio commerciale alla Procura della Repubblica di Cosenza per violazione della normativa comunitaria di settore, testimonia l’utilità dello sforzo profuso dalla Guardia di Finanza a presidio della legalità, soprattutto, quando, nel più ampio contesto della tutela dell’ordine e della sicurezza economico-finanziaria, sono maggiormente esposti i consumatori più indifesi in virtù della tenera età e quelli con minori possibilità economiche i quali, attratti dai bassi prezzi praticati da operatori commerciali senza scrupoli, si espongono ai rischi rappresentati dall’utilizzo di prodotti costruiti non a norma e con materiali, oltreché scadenti, anche pericolosi per la salute.