Il Mondo al Contrario. Bagno di folla in Calabria per il Generale Vannacci
Dal Teatro Costabile di Lamezia Terme alla conferenza stampa al Musmi di Catanzaro, dal Festival del Sud di Vibo Valentia all'auditorium "Don Orione" di Reggio Calabria, un bagno di folla ovunque ha salutato ed accolto Roberto Vannacci che ha presentato il suo libro "Il Mondo al Contrario" in Calabria dal 15 al 17 aprile 2024 organizzato da Cantiere Laboratorio, dal Comitato Culturale "Il Mondo al Contrario" di Lamezia Terme, della Calabria e del Sud Italia, da Gioventù Controcorrente e dall’Unità Operativa di Solidarietà. A renderlo noto Associazione Culturale "Cantiere Laboratorio".
"Un libro - continua la nota - che è diventato un punto di riferimenti valoriali in una società, liquefatta ed a coriandoli, senza punti fermi. La libertà d'espressione, la cultura, l'identità, la tradizione, la patria, la difesa dei valori che hanno dato origine alla nostra civiltà.
Roberto Vannacci ha parlato di tutto questo con semplicità, pacatezza, chiarezza, coinvolgendo la marea di persone che sono state in contatto con lui in questi tre giorni, nei suoi rapporti civili con la stampa, nella tanta gente comune che per strada lo ha salutato con affetto stringendogli la mano.
A nulla sono valsi gli attacchi di una parte della stampa, che lo ha osteggiato dall'inizio, che cercando di distruggerlo perché non consono al politicamente corretto ed ai dettami del pensiero unico, ha ottenuto il risultato opposto facendo la fortuna editoriale del suo Autore. Non avevano messo in conto che avevano di fronte, non solo un Generale di Élite del nostro Esercito che parla cinque lingue e possiede tre lauree, ma anche la semplicità di un Soldato, di un Uomo coraggioso e determinato che ama profondamente l'Italia e vorrebbe per Essa un futuro migliore.
E poi le azioni giudiziarie per fermarlo che stanno cadendo una dopo l'altra perché costruite sul ridicolo, per non dire sul nulla.
E di fronte al nulla che avanza, in questo Mondo al Contrario, i "guardiani della morale" lo hanno etichettato di volta in volta come Ultradestrorso, Putiniano, Fascista, Razzista, Omofobo, Patriarcale. Hanno detto di tutto per instillare odio e violenza nei suoi confronti, e verso i suoi sostenitori, senza aver letto una sola pagina del suo libro. Eppure in Calabria, terra osteggiata, vilipesa, offesa con la complicità di una "gattopardiana" politica, non una contestazione, non un insulto è stato rivolto a chi è venuto, oltre che in veste di Autore, soprattutto di Ospite, con tutta la sacralità che noi diamo a questo termine.
Un grazie a tutti coloro che si sono spesi con generosità ed altruismo senza fare i nomi, sarebbe lungo l'elenco, per la buona riuscita degli eventi a Lamezia Terme, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria".