Dispositivi medicali: l’importanza del saturimetro in ambito domestico e professionale
Il saturimetro è un piccolo apparecchio medicale che, attraverso il monitoraggio di alcuni importanti parametri, aiuta a controllare lo stato di salute degli individui.
Noto anche con il termine pulsossimetro o ossimetro, permette di calcolare rapidamente i battiti cardiaci e la saturazione dell'ossigeno, due valori indispensabili per valutare eventuali carenze in concomitanza di affanni, difficoltà respiratorie o in presenza di particolari patologie.
Negli ultimi anni le dimensioni del dispositivo sono state ridotte notevolmente, favorendone la diffusione non solo nel settore ospedaliero, ma anche in ambito lavorativo e privato.
Saturimetro: a cosa serve e cosa permette di monitorare
Il saturimetro fornisce una valutazione della quantità dell'ossigeno che, attraverso i polmoni e l'emoglobina presente nel sangue, raggiunge il resto del corpo, permettendo di individuare, in modo tempestivo, la presenza di segnali che potrebbero preannunciare uno stato di emergenza.
Attraverso l'uso del saturimetro, di conseguenza, è possibile avere un'idea immediata dello stato di salute del cuore e dei polmoni: un aspetto che fa di questo apparecchio una risorsa indispensabile in moltissimi settori. È per tali ragioni che, oltre a essere un importante ausilio di monitoraggio in pronto soccorso, in ambulatorio o durante le anestesie, oggi trova spazio anche tra i sistemi per il controllo in ambito domestico e per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nello specifico, con un saturimetro è possibile tenere sotto controllo, anche a livello domiciliare, lo stato di salute di persone affette da BPCO, asma, polmonite, bronchite cronica; permette di valutare la funzionalità respiratoria di fumatori o di individui affetti da apnea notturna e può essere essenziale per monitorare rapidamente la saturazione d'ossigeno di soggetti fragili, in particolare quando è necessario comunicare i valori ai sanitari in caso di emergenza.
Un saturimetro è inoltre un dispositivo in grado di valutare, in modo estremamente semplice, la risposta dell'organismo in seguito all'attività sportiva o a uno sforzo fisico.
Ma un saturimetro è uno strumento di estrema utilità anche quando si tratta di valutare se l'esposizione a particolari sostanze inquinanti possa aver in qualche modo alterato o compromesso la funzione respiratoria. Di conseguenza, è un apparecchio che non può mancare in quei settori professionali in cui sono presenti sostanze inquinanti.
Fonte: “cos’è il saturimetro” a cura di lyrecointersafe.it
Come utilizzare il saturimetro a casa o sul lavoro: dalla misurazione alla valutazione dei risultati
Il settore medicale mette a disposizione un'ampia gamma di saturimetri da dito: dispositivi portatili, di dimensioni non superiori ai pochi centimetri, talmente semplici da utilizzare da essere adoperati anche da chi, pur non avendo una preparazione sanitaria professionale, abbia la necessità di dover valutare, in maniera rapida, il grado di saturazione dell'ossigeno e la frequenza cardiaca di un individuo.
Del resto, i saturimetri permettono di effettuare una rilevazione accurata e del tutto indolore semplicemente pinzando il dito. Il sistema di rilevazione, che in alcuni modelli si avvia premendo un tasto, in altri si attiva automaticamente quando viene registrata una messa in funzione, restituisce in pochi secondi i dati di saturazione (in %SpO2) e i battiti al minuto rilevati, che dovranno poi essere valutati in base alle considerazioni del caso.
Difatti, anche se in genere sono considerati normali valori superiori al 95% per la saturazione e tra 60 e 100 bpm per la frequenza cardiaca, in presenza di carenze pregresse di tipo respiratorio i valori possono essere soggetti ad alcune lievi variazioni: di conseguenza, è bene imparare a interpretare i risultati ed eventualmente chiedere il supporto del personale sanitario.