Truffano un’anziana col “trucco” del finto carabiniere, ma poi arrivano quelli veri
In una mattina del gennaio scorso, i Carabinieri di Rizziconi, nel reggino, sono intervenuti dopo una telefonata che aveva segnalato una truffa consumata ai danni di una signora di oltre settanta anni. A chiamare era stata la figlia della vittima che, resasi conto della situazione nella quale si trovava la mamma, aveva subito allertato l’Arma.
Giunti in casa della donna, la vicenda che si presentò davanti ai militari era decisamente chiara: l’anziana aveva subito una truffa a seguito di una chiamata da parte di un sedicente Carabiniere e di un altrettanto sedicente avvocato.
Il truffatore, dall’altra parte della cornetta, infatti, le aveva raccontato che la figlia, dopo un grave incidente stradale da lei causato, aveva provocato delle ferite ad una donna che versava in gravissime condizioni.
Il finto avvocato suggeriva allora all’anziana di rimediare all’accaduto, per non ricadere in ripercussioni legali, pagando una multa di 3380 euro, specificando che il versamento sarebbe potuto avvenire in contanti o anche tramite la consegna di monili d’oro.
La donna, inizialmente confusa da questa prima telefonata, ne riceveva poco dopo una seconda da parte di un uomo che si qualificava come un Maresciallo di Gioia Tauro.
Il sedicente Carabiniere rassicurava la signora, tranquillizzandola che la figlia stesse bene, e confermava all’anziana la necessità di consegnare la somma di denaro che convinta dal “Maresciallo”, decideva dunque di consegnare diversi preziosi.
Mantenuta in collegamento per telefono, la signora veniva raggiunta davanti alla sua abitazione da una donna, spacciatasi come “addetta al recupero del debito”, a cui consegnava i beni per un totale di oltre mezzo chilo di oro. Dopo aver messo mano alla refurtiva, la sedicente dottoressa si allontanava in macchina.
Solo dopo aver chiamato la figlia, l’anziana si rendeva conto però di essere stata raggirata, contattando le forze dell’ordine.
Successivamente, dopo una certosina attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Rizziconi sono riusciti a districare la complessa sequenza di eventi che ha portato alla truffa, denunciando una donna campana ritenuta l’autrice materiale del reato.