“E io ci sto”: in anteprima regionale il doc “Lux Santa” di Matteo Russo
La tradizione e il mito di Santa Lucia narrati attraverso gli occhi degli adolescenti del rione Fondo Gesù sono al centro di “Lux Santa” documentario del regista crotonese Matteo Russo che sarà proiettato in anteprima calabrese domani, lunedì 15 luglio, alle ore 21, a conclusione della quinta edizione della rassegna “E io ci sto” (in via Generale Tellini).
Dopo il festival di Cannes e l’anteprima alla 41esima edizione del Torino Film Festival, il docu-film prodotto da Naffintusi, in collaborazione con Rai Cinema con il supporto di Fondazione Calabria Film Commission, torna a casa, nella città dove è stato girato.
Crotone, piccola cittadina del sud Italia, 70 mila abitanti circa. Ogni 13 dicembre sullo sfondo silenzioso del cielo e del mare, gruppi di ragazzi onorano la tradizione dei fuochi di Santa Lucia costruendo e facendo ardere delle maestose piramidi di legno.
La leggenda popolare narra che Santa Lucia era cieca: i dipinti la ritraggono con lo sguardo perso nel vuoto e in mano un piatto d’argento con sopra riposti i suoi occhi. Dunque il rito, nella cittadina, non deriva soltanto da una banale tradizione, bensì ha l’intento di restituire attraverso il fuoco la luce (“lux” in latino) a Santa Lucia nel suo giorno.
“Lux Santa” riporta sul grande schermo la storia di gruppo di ragazzi del quartiere popolare di Fondo Gesù che che nelle giornate, per le vie della città, alla ricerca della legna per le pire, fanno i conti con i problemi personali delle loro vite familiari. Si ritrovano a vivere già senza i loro padri e sono costretti ad essere mariti, sentendosi addosso il peso insormontabile della perdita dell’adolescenza.
C’è chi ha a che fare con un padre in carcere, chi non lo ha mai conosciuto o chi, da qui a poco, lo perderà. Un rito quello dei Fuochi di Santa Lucia che li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare se stessi e oltre alla gioventù perduta anche un barlume di luce e speranza nelle loro vite buie.
Racconta il regista Matteo Russo: “Con il mio film ho cercato di raccontare uno spaccato della mia adolescenza, pensando sempre alla mia gente e alla Crotone che mi ha cresciuto. Questo film non esisterebbe senza il calore della gente di Rione Fondo Gesù, a cui va il mio più grande ringraziamento. Sono persone che hanno deciso di donarmi le proprie storie, accogliendomi come un familiare. Oggi, condividere la voce dei protagonisti del mio film con il pubblico di Crotone mi emoziona e mi rende orgoglioso ancora una volta dei miei ragazzi, che hanno dato anima e corpo. Posso dire che questo è il banco di prova più importante della mia carriera fino ad oggi, e non vedo l'ora di interagire con il pubblico per raccogliere le loro critiche e suggerimenti. "Lux Santa" è un film libero che racconta la libertà e la voglia di riscatto. La mia speranza è che "La Lux" possa accrescere una consapevolezza fino ad oggi sconosciuta in chi lo vedrà”.