Calcio, Serie C. Un Crotone cinico e caparbio batte la Juve Next Gen e si gode la zona playoff

Crotone Sport

L’incontro valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C Now Girone C, disputato tra Crotone e Juventus Next Gen, se l’aggiudica la compagine calabrese con il punteggio di 2-1. Ci vogliono 22’ minuti per sbloccare l’incontro allo Scida, quando Barberis apre per Guerini, salito per dare manforte al reparto avanzato, e di destro segna il suo primo gol portando il risultato sull’1-0 per i rossoblù. Gli squali ionici quest’oggi sono cinici e caparbi e, a seguito di un’azione corsara, trovano il gol del 2-0 al 41’ con Oviszach che sfrutta al massimo una pennellata di Silva partita dalla fascia destra trovando il gol del raddoppio per la squadra di casa. Nella ripresa i bianconeri sono tornati in campo con tutt’altro piglio e riescono, al 53’ minuto, a guadagnare un corner che nel suo sviluppo porta la Juve ad accorciare le distanze grazie ad un gol di Guerra che infila la palla in rete e porta il risultato sul definitivo 2-1.


di Francesco Pitingolo

Il lunch match che il calendario prevede per questa giornata di domenica 24 Novembre, è quello che contrappone il Crotone alla Juventus Next Gen allenata dal neo tecnico Brambilla, richiamato in panchina dopo l’esonero dell’ex Montero.

I rossoblù, reduci da una striscia di risultati utili consecutivi, sono tornati in campo tra le mura amiche, essendo ben consapevoli che l’incontro di stamani era certamente una partita ad alta difficoltà a dispetto di una classifica che direbbe tutt’altro.

Ambedue le compagini obbligate al successo dunque, con un Crotone che, dopo la netta vittoria contro il Latina, era costretto a ben figurare dinanzi ai propri ritrovati supporter presenti nell’impianto sportivo, per non perdere quel treno di testa ormai presente nel proprio mirino.

Una compagine, quella del tecnico Longo, che sembra aver trovato la propria identità e che sta cercando di mantenere quella continuità che è mancata in questo avvio di stagione.

La guida tecnica dei pitagorici, pur dovendo giocoforza fare a meno di calciatori come Gallo (squalificato) il talentuoso terzo portiere Martino e il centrocampista Vinicius, ha deciso di scendere in campo con il suo consueto ed identitario 4-2-3-1 mandando sul terreno di gioco: in porta, con il n.22 D’Alterio; in difesa Alessio Guerini, Cargnelutti, Armini e Giron; a centrocampo Schirò e Barberis che esordisce dal primo minuto; in attacco il capitano Guido Gomez alle cui spalle agisce il trio composto da Oviszach, Silva e Tumminello.

La compagine bianconera, invece, è giunta in Calabria pensando di fare il massimo, pur essendo colpita dai non lusinghieri risultati di questo girone d’andata e dal cambio tecnico in panchina.

La Juve N.G., caricata a molla dal proprio ritrovato allenatore, aveva certamente preparato la gara per riportare in Piemonte una vittoria che mancava dalla seconda giornata del torneo contro la Casertana e, per il delicato match dello Scida, vero e proprio banco di prova per la compagine di Brambilla, il tecnico ha deciso di tornare in campo con uno speculare 4-2-3-1 schierando col n.30 tra i pali l’estremo difensore Daffara e poi a seguire in ordine numerico col n. 4 Felipe, n.7 Mulazzi, n.10 Anghelè, n.11 Cudrig, n.17 il capitano Guerra, n.20 Da Graca, n.23 Scaglia, n.28 Owusu, n.31 Puczka e col n. 73 Faticanti.

A dirigere l’incontro è stato il Sig. Alessandro Silvestri della sezione AIA di Roma 1 coadiuvato dagli assistenti Gregorio Maria Galieni di Ascoli Piceno, Alfonsorocco Rosania di Finale Emilia e dal quarto ufficiale Domenico Mascolo di Castellammare di Stabia. Il fischietto romano non ha precedenti con gli squali.

In occasione della sedicesima giornata, la Serie C Now si schiera in difesa di tutte le donne ed infatti tutti i capitani hanno portato e porteranno per le partite che si dovranno ancora disputare sul loro braccio quello che ormai è diventato un simbolo: la fascia da che dice “no alla violenza contro le donne”.

Su tutti i campi, tramite led di bordo campo e messaggi speaker, è stato e verrà pubblicizzato il 1522, numero gratuito antiviolenza e stalking, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime”.

IL PRIMO TEMPO

Inizia il match e a toccare per primo la sfera è la Juventus Next Gen con Guerra che con uno schema cerca la prima azione della gara fermata dai calabresi in fallo laterale.

Riprende la partita e il Crotone manovra la palla aggrappandosi, già al secondo minuto, alle giocate di Oviszach che si invola verso la metà campo avversaria senza però riuscire ad approfittare dell’azione d’attacco.

Subito vivace la gara con i padroni di casa che provano a fare la partita contro una Juve che di certo non è giunta in Calabria per una facile e semplice resa.

Per il primo squillo del match bisogna attendere il minuto n.7 quando Tumminello riesce a prendere campo e ad aprire il gioco per Gomez che debolmente calcia a rete rendendo la sfera facile preda dell’estremo difensore Daffara.

Lunch match bello da vedere in questi primi scampoli di partita con i piemontesi che cercano la reazione per scardinare le strette maglie difensive crotoniate le quali per il momento reggono l’onda d’urto bianconera.

Passa il primo quarto d’ora allo Scida e la Juve rimane in attacco cercando di trovare lo schema che possa sorprendere i rossoblù pitagorici i quali appaiono di accusare le movenze dei piemontesi che danno segni di crescita dovuti, forse, dal cambio di guida tecnica.

Longo, dalla panchina, continua a sfornare suggerimenti all’indirizzo dei suoi uomini che sortiscono i frutti sperati perché il Crotone riesce, al 20’ ad alzare la pressione ed il baricentro lasciando respirare la zona difensiva della propria compagine.

Il Crotone, con la sua pressione crescente, sblocca la gara al 22’ minuto quando Barberis apre per Guerini, salito sulla fascia destra a dare manforte alla zona avanzata, e di destro segna il gol dell’1-0 per i calabresi.

La Juve accusa il colpo e si innervosisce tanto da procurarsi, al 25’, il primo cartellino giallo dell’incontro sventolato dal direttore di gara all’indirizzo di Owusu.

Il Crotone, con fiducia ritrovata, insiste nella sua asfissiante manovra offensiva e si ripropone con Oviszach che, a seguito di un’azione con giro palla in attacco, non riesce ad orchestrare l’azione del raddoppio pitagorico.

Trascorre la prima mezz’ora sul terreno di gioco e il Crotone conduce la partita pur lasciando qualche spazio di troppo all’attacco bianconero che con calma prova ad impostare la manovra per raddrizzare la gara.

Si prosegue con la Juve che alza il baricentro, ed un Crotone che appare in affanno in difesa contro l’attacco delle piccole zebre bianconere.

Gli squali rossoblù, però, quest’oggi sono cinici e, a seguito di un’azione corsara trovano il gol del 2-0 (41’) con Oviszach che sfrutta al massimo una pennellata di Silva partita dalla fascia destra segnando il gol del raddoppio rossoblù. Dopo 2 minuti di recupero il direttore di gara fischia l’half time.

Partita gradevole in questi primi quarantacinque minuti di gioco che si chiudono con il primo gol in campionato di Guerini e il raddoppio di Oviszach che conferma il proprio stato di forma, consentendo al Crotone di condurre una splendida gara.

Il match, tutto sommato, sin qui è stato equilibrato con azioni avvolgenti da una parte e dall’altra anche se alla fine è stato premiato l’ordine e la caparbietà della compagine di casa che con un uno due è riuscito a domare le piccole zebre bianconere che tornano negli spogliatoi sotto di due reti.

La compagine di Longo si conferma ammazza match nei primi minuti dove, sovente, è riuscita in questa prima fase del torneo a passare in vantaggio.

IL SECONDO TEMPO

Inizia la ripresa senza sostituzioni per entrambe le compagini e, a toccare per primo la palla stavolta è il Crotone con Gomez il quale, come è consuetudine, effettua un retropassaggio che converge sui piedi di Barberis prima e Cargnelutti poi senza che questi riesca ad impostare l’azione offensiva che possa scrivere anzitempo la parola fine all’incontro.

Juve tornata in campo con tutt’altro piglio e che sembra non aver subito il colpo del doppio svantaggio; la squadra di Brambilla gioca a calcio e risponde colpo su colpo a quella di Longo che, per il momento, contiene la veemenza dell’attacco avversario che cerca l’episodio per riaprire la gara.

I bianconeri riescono, al 53’ minuto, a guadagnare un corner che nel suo sviluppo porta la Juve ad accorciare le distanze grazie ad un gol di Guerra che infila la palla in rete e porta il risultato sul 2-1.

Vantaggio dimezzato per i pitagorici che sembrano soffrire per aver perso il pallino del gioco in questo secondo tempo subendo sin troppo gli avversari rinfrancati dalla rete che ha riaperto, di fatto, i giochi.

Passano i due terzi di gara e la fisicità della Juve non favorisce gli squali, oggi chiamati all’ennesima prova di maturità, contro una squadra che, al di là della classifica, vanta tra le proprie fila molteplici talenti.

Il Crotone si riaffaccia nella metà campo avversaria al 63’ con un corner non sfruttato, nella sua esecuzione, dai pitagorici; mister Longo comprende il momento di difficoltà del centrocampo rossoblù e sostituisce, al 64’ minuto, uno stremato Barberis con Stronati che prende posto in campo.

Il Crotone, dopo il gol di Guerra, cerca di ritrovare la propria vivacità in attacco e quindi il tecnico Brambilla corre subito ai ripari effettuando le sue mosse e sostituendo, al 70’ tre giocatori: esce Marco da Graca per Papadopulos, Anghele si avvicenda con Palumbo mentre Owusu lascia il suo posto in campo a Semedo L.

La compagine rossoblù, guardinga, prova ad impostare con calma la manovra nel tentativo di tagliare il traguardo in vantaggio e portare a casa un'importantissima vittoria contro la compagine bianconera che, al contrario, cerca punti salvezza in terra calabra.

Juve in pressione in questo finale di gara ormai giunto all’ottantesimo minuto contro un Crotone che appare un pugile alle corde.

Longo gioca il suo secondo slot all’81’ e sostituisce Oviszach con Vitale mentre Marco Tumminello lascia il campo in favore di Marco Spina; la Juve N.G. risponde avvicendando Guerra con Comenencia.

La gara va avanti ed è un continuo susseguirsi di emozioni ma ormai è tardi perché, dopo quattro minuti di recupero il direttore di gara fischia la fine delle ostilità.

IL PUNTO

Ennesima prova di maturità offerta dal Crotone di Longo. La compagine calabrese va in vantaggio, come detto ut supra, nel primo tempo riesce a gestire, controllare la gara seppur in sofferenza e nel finale porta punti pesantissimi in chiave promozione.

Certo, di fronte c’era una compagine che, al di là dei risultati sportivi e della classifica, ha tra le propria fila giovani talenti predestinati, in futuro, a calcare importantissimi palcoscenici nel mondo del calcio.

La mano di Brambilla si vede e come... Il tecnico dei bianconeri è riuscito in poco tempo a dare verve ad una compagine che sinora era apparsa spenta ma che, sicuramente, da oggi in poi dirà la sua in questo torneo.

Crotone con qualche indecisione e paura di troppo in questo secondo tempo ma che alla fine trova l’ennesima vittoria casalinga che gli consente di volare e guadagnare qualche posizione in classifica.

Gioisce il pubblico dello Scida che oggi ha supportato fino al 94’ la propria squadra che ha saputo soffrire per conquistare la sua terza vittoria consecutiva.

Appuntamento a sabato prossimo quando il Crotone sarà impegnato a Foggia per scrivere l’ennesima avvincente pagina di questo campionato.

IL TABELLINO

Crotone: D’Alterio; Guerini, Cargnelutti, Armini, Giron (44’st Groppelli); Barberis (19’st Stronati), Schirò; Silva (44’st Cantisani), Tumminello (35’st Spina), Oviszach (35’st Vitale); Gomez. A disp.: Sala, Cucinotta, D’Aprile, Kolaj, Rojas, Chiarella, Kostadinov, Rispoli, Di Pasquale. All. Longo

Juve Next Gen: Daffara; Mulazzi (43’st Amaradio), Pedro, Scaglia, Puczka; Faticanti, Owusu (24’st Palumbo); Cudrig, Guerra (35’st Comenencia), Anghelè (24’st Papadopoulos); Da Graca (24’st Semedo). A disp.: Radu, Marcu, Macca, Comenencia, Savio, Citi, Turco, Vacca, Peeters. All. Brambilla

Arbitro: Silvestri di Roma 1

Reti: 22’pt autorete Puczka (C), 42’pt Oviszach (C), 8’st Guerra (J)

Ammoniti: Owusu (J), Giron (C), Faticanti (J), Spina (C)

Angoli: 6-3;

Recupero: 2’ pt - 4’st

Spettatori: 4.177