Calcio, Serie C. Un eurogol di Oviszach ristabilisce l’equità, Foggia-Crotone 1-1: giusto così!

Crotone Sport

Pareggio che non serve proprio a nessuno! Lo scontro valevole per la diciassettesima giornata di campionato Serie C Now, Girone C, disputata tra Foggia e Crotone finisce col punteggio di 1-1. L’incontro si sblocca al 16’ minuto del primo tempo quando J. Murano batte di testa D’Alterio e porta il risultato sull’1-0 per i padroni di casa che apparentemente mettono in salita la partita per gli ospiti. Il Crotone prova a reagire subito e riesce a raddrizzare l’incontro al 19’ con E. Oviszach che segna la sua sesta rete personale e rimette in piedi la partita con un tiro a giro che finisce sotto al sette, e che porta il risultato sul definitivo 1-1. Nel secondo tempo sembra di assistere ad un copione già visto, ma questa volta il Crotone alza i giri del motore e sfiora in più occasioni la vittoria che, grazie ad uno strepitoso Perina, non riesce a portare a casa.


di Francesco Pitingolo

La gara della diciassettesima giornata può tranquillamente definirsi una partita di grande blasone, disputata tra due squadre con un glorioso passato alle spalle seppur animate, in questa stagione, da obiettivi diversi.

Da una parte c’è il Crotone di mister Emilio Longo che, reduce da otto risultati utili consecutivi, è approdata allo stadio Zaccheria col sogno di allungare la striscia positiva e confermare una clamorosa rincorsa alla capolista Benevento per la promozione diretta in cadetteria a dispetto del progetto biennale della società rossoblù.

Il tecnico dei calabresi, sin dalla vigilia, conosceva bene l’importanza della sfida per la graduatoria pitagorica, ed era altrettanto consapevole che il Foggia è una compagine ben attrezzata sotto il profilo parco giocatori, in quanto presenta in avanti un pesante tridente capace di far traballare qualunque difesa, anche quella dei calabri il cui reparto è sotto “cura Longo ormai da diverso tempo.

Il Mister degli Squali, pur avendo effettuato un po’ di pretattica nel pre-match circa lo schieramento dei suoi calciatori in campo, ha dunque deciso di affrontare la sfida odierna con il suo identitario 4-2-3-1, dovendo giocoforza rinunciare agli indisponibili Chiarella, D’Aprile, Rispoli e Vinicius, disponendo così i propri uomini: in porta con il n. 22 l’estremo difensore D’Alterio; in difesa il n.18 Guerini, n.5 Cargnelutti, n.13 Armini e col n.3 Giron; a centrocampo il n.16 Gallo (ex della partita) e il n. 38 Schirò; in attacco il capitano n.9 Guido Gomez alle cui spalle prende posto il tridente composto dal n.7 Oviszach, n. 93 Tumminello e n. 41 Silva.

Ancora una volta, per i calabresi, vale il motto “squadra che vince non si cambia” perché con questo modulo e questa formazione i pitagorici sono riusciti a scalare, in breve tempo, la classifica del girone C della Lega Pro regalando sogni di gloria ai supporter pitagorici.

Dall’altra parte c’è il Foggia allenato dal neo tecnico Zauri che, da quando siede sulla panchina pugliese, ha collezionato nelle precedenti tre giornate ben due vittorie ed un pareggio che hanno permesso ai “satanelli” di uscire dalla zona play-out accarezzando la concreta possibilità di allontanarsi il più possibile e definitivamente dalle zone calde della graduatoria, consegnando così alla propria compagine una buona dose di fiducia nei propri mezzi.

L’allenatore dei rossoneri ha affrontato gli avversari essendo consapevole che la storia conferisce alla propria squadra l’appellativo di “bestia nera” degli squali, ed è giunto sul manto erboso del proprio impianto sportivo schierando il suo 4-3-3 mandando in campo: in porta col n.1 Perina ; in difesa col n.3 Felicioli, n.8 Camigliano, n.32 Parodi e n. 31 Salines; a centrocampo col n.17 Tascone , n.47 Pazienza in funzione di play e n.5 Gargiulo; in attacco il tridente composto dal n.11 Orlando, n.10 Millico e n.14 Murano.

L’incontro è stato diretto dal Sig. Maksym Frasynyak della sezione AIA di Gallarate, coadiuvato dagli assistenti Giampaolo Jorgji di Albano Laziale, Giuseppe Minutoli di Messina e dal quarto ufficiale Gianluca Grasso di Ariano Irpino. Il direttore di gara non vanta alcun precedente coi rossoblù.

IL PRIMO TEMPO

Inizia l’incontro e a toccare la sfera è il Crotone con Gomez il quale prova ad impostare la prima azione del match controllata dagli avversari.

La gara inizia con un tiki taka ed una fase di studio a centrocampo, con i pitagorici che cercano di impostare la manovra nel tentativo di sorprendere gli avversari che attendono ordinati e attenti, essendo essi stessi pronti a ripartire.

Sedicesimo scontro diretto tra le due compagini allo Zaccheria e il primo squillo della partita lo fa il Foggia che si invola con Millico verso l’area avversaria il quale, nella conclusione, non trova lo spiraglio giusto per impensierire più di tanto l’estremo difensore D’Alterio.

I padroni di casa difendono bene e gestiscono il possesso palla, quando ormai sono andati via i primi dieci minuti di gara; i pugliesi creano gioco e cercano di fare la partita senza concedere nulla al Crotone e mettendo bene in atto quanto provato in settimana col proprio mister.

Sulla sponda rossoblù, invece, qualche leziosità di troppo con qualche passaggio sbagliato a centrocampo. Ad approfittarne sono gli avversari che, al 16’ minuto, si portano avanti con Jacopo Murano che di testa, sfrutta un cross di Millico e batte l’estremo difensore pitagorico D’Alterio portando il risultato sull’1-0 per i rossoneri.

Il Crotone prova a reagire subito e riesce a raddrizzare l’incontro dopo soli quattro minuti (19’) con E. Oviszach che rimette in piedi la partita con un tiro a giro che finisce sotto al sette, e che porta il risultato sull’1-1.

Bella partita allo Zaccheria con un Foggia che punge ed un Crotone che dimostra di non essere giunto in Puglia per una facile resa confermando così, che sul campo si stanno affrontando due compagini in piena salute in cerca di punti preziosi e pesantissimi.

Dopo ventiquattro minuti la gara si innervosisce e, il direttore di gara punisce col giallo un brutto intervento effettuato da Tascone all’indirizzo di Giron sanzionando con l’ammonizione il calciatore pugliese.

I timori reverenziali che il Crotone sembrava avere ad inizio gara sono cessati dopo la rete di Oviszach e così i rossoblù provano a fare la gara sotto la guida del tecnico Longo che dalla panchina vorrebbe comandare i suoi come si fa con un joystick della playstation.

Il cronometro segna che è trascorsa la mezz’ora nello stadio pugliese e la gara sprofonda in una fase di studio senza che nessuna compagine riesca a prevalere sull’altra con un esemplare equilibrio tra le formazioni che si annullano vicendevolmente.

Ovviamente tale equilibrio va a discapito della godibilità del match che, dopo un avvio scoppiettante, diventa prevedibile e monotono.

La prima fase di gioco termina dopo due minuti di recupero quando il direttore di gara decide che può bastare fischiando l’half time.

Partita equilibrata allo Zaccheria in questi primi quarantacinque minuti, con il Foggia che parte bene trovando la rete del vantaggio che sembrava mettere in salita la partita dei pitagorici i quali, dopo solo quattro minuti (19’) rimettono in piedi la gara grazie ad uno strepitoso Oviszach che trova la sua sesta rete personale in questo campionato.

Entrambe le compagini si equivalgono in campo, attendendo così le aspettative del pre gara e confermando, qualora ce ne fosse bisogno, che sul terreno di gioco si stanno affrontando due squadre in piena salute animate dalla rispettiva volontà di muovere ancora la classifica, seppur mosse da sentimenti e obiettivi differenti.

A risentire di questo parziale equilibrio è il divertimento che, come detto ut supra, rende la gara prevedibile con due squadre che non riescono a pungere e a prevalere l’una sull’altra.

IL SECONDO TEMPO

Inizia la ripresa e i satanelli sostituiscono subito Pazienza con Mazzocco; nessuna sostituzione per il Crotone che già nel primo tempo, al 41’, è stato costretto a sostituire Cargnelutti (out per infortunio) con Di Pasquale costringendo il tecnico rossoblù a spendere il primo slot.

Riparte il Foggia in questa ripresa, che imposta l’azione dal basso con l’ennesimo giro palla che non impensierisce la difesa pitagorica che non concede spazi agli avversari.

Bastano solo quattro minuti al Crotone (49’) per procurarsi il primo tiro dalla bandierina del secondo tempo che non sortisce gli effetti sperati perché Tumminello, per pochissimo, non centra il sette mancando l’occasione di uno strepitoso raddoppio.

Il Foggia non demorde nella manovra offensiva e gioca palla a terra nel tentativo di scardinare le strette maglie bianche ospiti che chiudono bene gli spazi per non consentire ai satanelli di innescare i propri attaccanti.

Il Crotone si rimette a posto e costruisce la potenziale azione dell’1-2, ma i padroni di casa sono concentrati e dimostrano uno stato di forma strabiliante essendo sempre pronti a repentine ripartenze e contropiedi che possano punire oltremodo gli squali ionici.

Il Foggia dunque alza il proprio baricentro giocando a viso aperto contro i calabresi che, come da copione, appaiono in sofferenza in questi primi minuti della seconda frazione di gara.

Passano i due terzi del match e le occasioni iniziano a fioccare da una parte e dall’altra anche se a caratterizzare questo secondo tempo sono stati i tanti errori individuali che non hanno consentito a nessuna compagine di prevalere sull’altra, facendo rimanere il risultato bloccato sull’1-1.

Il Foggia si distende al 65’ caricato dallo Zaccheria ma il Crotone, dopo aver riconquistato la sfera, preferisce la via della gestione e del possesso palla non trovando spazi per attivare le proprie punte.

I rispettivi tecnici comprendono la fase di stallo della gara e al 67’ minuto effettuano entrambi delle sostituzione: il Crotone cambia Oviszach con Spina e Schirò con Barberis mentre il Foggia sostituisce Murano con Zunno ed Orlando con Emmausso.

I cambi sortiscono gli effetti sperati per il Crotone che sfiora, con Gomez al 69’, la rete del vantaggio dimostrando di essere più in palla in questo finale di gara.

La squadra di Longo alza i giri del motore e costringe il Foggia nella propria metà campo creando azioni da gol che vanno ad un soffio dal gonfiare la rete dei padroni di casa.

Un quarto d’ora più recupero ci separano dalla fine dei giochi ed anche i pugliesi provano a pungere uno strepitoso D’Alterio che si supera in un intervento che salva il risultato consentendo ai suoi di tirare un sospiro di sollievo.

Rimane alto il pressing del Crotone, che crea tanta densità nella metà campo avversaria cercando di pungere il Foggia che sinora ha egregiamente affrontato i calabresi che sembrano averne di più.

Il match prosegue con azioni degne di nota da ambo le parti ma, dopo cinque minuti di recupero, il direttore di gara fischia la fine delle ostilità.

IL PUNTO

Finisce 1-1 il match dello Zaccheria tra due squadre che si sono affrontate, sin dal primo minuto, a viso aperto senza concedere più di tanto agli avversari.

Nel primo tempo passa avanti il Foggia che appare cinico e pronto a portare a casa l’intero bottino anche se, nel prosieguo, il Crotone prende le mosse, riacciuffa la gara e controlla.

Nel secondo tempo sembrerebbe di assistere ad un copione visto e rivisto più volte, con un Crotone incapace di reagire alla pressione avversaria.

Col passare dei minuti, però, le cose cambiano: si alza l’asticella ed i ritmi di gioco che consentono ai pitagorici di sfiorare in più occasioni il gol che avrebbe regalato la gioia della vittoria.

Migliore in campo sicuramente E. Oviszach che in questo match è riuscito a trovare il suo sesto centro personale in campionato, offrendo una prestazione sicuramente a livello dei tanti miglioramenti fatti vedere quest’anno.

Bene anche Barberis che, subentrato a Schirò, ha offerto qualità ed esperienza a centrocampo ma anche Marco Spina che, come una formica atomica, si è dimostrato quasi letale nelle retrovie dell’attacco pitagorico senza trovare però, per pura sfortuna e bravura dell’estremo difensore pugliese, la rete che avrebbe regalato la vittoria ai rossoblù ionici.

Il Crotone ha continuato a premere sino alla fine mettendo alle corde nel finale gli avversari, dimostrando così di potersela giocare con chiunque, anche contro un Foggia letteralmente rinfrancato dalla cura Zauri.

Alla fine punteggio sostanzialmente giusto, anche se alla fine della fiera il punticino, che muove la classifica e lo score dei risultati utili consecutivi, non serve proprio a nessuno.

Non serve al Foggia per allontanare lo spettro della zona play out e non serve al Crotone che non accorcia le distanze dalla capolista Benevento forse a causa dei tanti errori individuali che hanno penalizzato il gioco espresso dalla compagine di Mister Longo.

Appuntamento dunque a domenica 8 dicembre quando il Crotone, tra le mura amiche dello stadio Ezio Scida, dovrà affrontare la Casertana, nella penultima giornata del girone d’andata.

IL TABELLINO

Foggia-Crotone 1-1

Foggia: Perina; Salines, Parodi (40’st Ercolani), Camigliano, Felicioli; Tascone (33’st Danzi), Pazienza (1’st Mazzocco), Gargiulo; Orlando (22’st Zunno), Murano (22’st Emmausso), Millico. A disp.: De Simone, De Lucia, Silvestro, Da Riva, Ascione. All. Zauri

Crotone: D’Alterio; Guerini, Cargnelutti (41’pt Di Pasquale), Armini, Giron; Gallo, Schirò (22’st Barberis); Silva, Tumminello, Oviszach (22’st Spina); Gomez. A disp.: Sala, Martino, Groppelli, Stronati, Cantisani, Kolaj, Akpa Akpro, Vitale, Rojas, Kostadinov. All. Longo

Arbitro: Frasynyak di Gallarate

Marcatori: 15’pt Murano (F), 19’pt Oviszach (C)

Ammoniti: Tascone (F), Parodi (F), Mazzocco (F), Gallo (C), Felicioli (F), Silva (C), Di Pasquale (C), Emmausso (F);

Angoli: 0-7

Recupero: Pt. 2’ - St. 5’