Omicidio Chimirri. Familiari vanno ai domiciliari, riqualificato il reato per il figlio

Crotone Cronaca

Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha revocato la misura cautelare in carcere, emessa dal Gip di Crotone, a carico del 18enne Domenico Chimirri e del nonno Domenico, di 67 anni, oltre che di Antonio e Mario Chimirri. Per tutti e quattro, accusati del tentato omicidio aggravato del poliziotto Giuseppe Sortino, ed arrestati i primi di dicembre scorso (QUI), sono stati disposti infatti i domiciliari.

I fatti contestatigli si inseriscono al caso di Francesco Chimirri (QUI), il pizzaiolo morto a ottobre in una sparatoria avvenuta nel quartiere Lampanaro di Crotone.

I giudici del Tdr hanno infatti annullato la gravità indiziaria a carico dei familiari della vittima, in particolare dei due fratelli e del padre (rispettivamente Antonio, Mario e Domenico), con riguardo alla presunta aggressione che questi avrebbero attuato nella fase precedente lo sparo che causò il decesso di Chimirri, riqualificando - sempre per la fase precedente lo sparo - la condotta del figlio Domenico nel reato di lesioni personali, escludendone quindi il tentativo di omicidio.

La decisione - che ha accolto la proposta avanzata dai legali dei Chimirri, gli avvocati Andrea Filici e Tiziano Saporito - ribalta, pertanto, la ricostruzione dei fatti operata dal Gip di Crotone, confermando quanto la difesa ha sostenuto sin dalle prime indagini, vale a dire che al momento dello sparo Sortino non fosse aggredito da più persone.