‘Ndrangheta nel Bresciano. Suor Anna Donelli resta ai domiciliari
Suor Anna Donelli resta ai domiciliari: lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia rigettando la richiesta avanzata al suo legale di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico della religiosa, che come si ricorderà è stata arrestata il 5 dicembre scorso nell’ambito di una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo su presunte infiltrazioni sul territorio della ‘ndrangheta calabrese (QUI).
Suor Anna da anni presta la sua opera di volontaria nelle carceri bresciane ed a San Vittore. Secondo gli inquirenti, che l’accusano di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, si sarebbe messa a disposizione del gruppo criminale garantendo un collegamento con i sodali ristretti in carcere.
La Dda contesta in particolare alla religiosa dei rapporti con i Tripodi, padre e figlio, ritenuti a capo di un gruppo ‘ndranghetistico residente a Flero, sempre nel Bresciano, ma legato a famiglie calabresi.
Per gli inquirenti avrebbe più volte svolto il ruolo di intermediaria tra gli associati e soggetti in carcere, approfittando dell’incarico spirituale che le consentiva di avere libero accesso ai penitenziari.