Autonomia differenziata, la Corte Costituzionale boccia il referendum

Calabria Attualità

La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum contro la proposta di legge Calderoli, ossia l'autonomia differenziata. Questo il sunto di una lunga camera di consiglio - durata oltre sette ore - che si è conclusa a ridosso dell'ora di cena, e che ha sancito lo stop a ben 6 quesiti referendari avanzati nei mesi dei scorsi dalle opposizioni e dai sindacati.

Le motivazioni dettagliate dei giudici saranno rese note solo il prossimo 10 febbraio, ma sin da oggi è stato reso noto che che il quesito formulato è stato ritenuto inammissibile in quanto "oggetto e finalità" del referendumo "non risultano chiari", circostanza che "pregiudica la possibilità di una scela consapevole da parte dell'elettore".

Sempre la Corte Costituzionale aveva dichiarato parzialmente inammissibile il disegno di legge (LEGGI) lo scorso novembre, chiedendo sostanziali modifiche su ben sette punti tra cui spiccavano quello sui Lep e sulle aliquote. Oltre al referendum sull'autonomia, rigettati anche quelli sulla cittadinanza agli extracomunitari, sull'abolizione del Jobs Act, sull'indennità di licenziamento, sui contratti di lavoro a termine e sulla responsabilià solidale negli appalti da parte dei committenti.