Reggio Emilia, Operazione Ombromanto: maxi frode coinvolge anche Crotone
In azione già dalla prima mattinata di oggi, giovedì 6 febbraio (QUI), oltre duecento finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia e di altri Reparti - su delega della locale Procura della Repubblica e sotto la direzione del Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci - stanno dando esecuzione, su tutto il territorio nazionale, ad un’articolata operazione, volta ad interrompere le attività illecite di una presunta associazione a delinquere, finalizzata ad imponenti frodi fiscali.
Sono in corso infatti perquisizioni locali e personali, col sequestro preventivo di beni mobili, immobili, crediti ed ogni altro valore nella disponibilità degli indagati, per una sospetta frode che ammonterebbe a quasi settanta milioni di euro, con contestuale notifica degli avvisi di garanzia.
Il Provvedimento del Gip è stato emesso nei confronti di 87 persone tra i 179 indagati, di cui 40 residenti in Emilia Romagna (21 in provincia di Reggio Emilia), e quattro soggetti giuridici, tra cui due aziende reggiane, una di diritto tedesco e una con sede a Milano
Le attività di indagine, avrebbero fatto emergere un sodalizio criminale – i cui principali capi erano di base nel capoluogo emiliano - che, attraverso la costituzione di società cartiere e l’utilizzo di fatture false, avrebbero effettuato indebite compensazioni di crediti fittizi - creati ad hoc - con debiti tributari reali verso aziende individuate, che, a fronte del credito inesistente ceduto, pagavano una percentuale all’organizzazione.
I crediti, venivano in parte compensati attraverso l’istituto dell’accollo e parte ceduti attraverso la simulazione della cessione di un ramo d’azienda. Gli ingenti introiti ricevuti, per circa settanta milioni, venivano in parte ritirati in contanti – grazie al ruolo di veri e propri “prelevatori” – in parte bonificati su conti di società estere.
Lo schema fraudolento coinvolgerebbe circa 400 aziende, di cui 40 fittizie con il ruolo di “cartiere” , per l’emissione delle fatture false e 369 beneficiarie delle indebite compensazioni, ed ha visto anche il concorso esterno di professionisti appartenenti a diversi ordini (commercialisti e notai, che al momento non sono attinti da alcuna misura).
Tra i destinatari dell’ordinanza, figura uno dei soggetti già sottoposti a misura cautelare nell’ambito di un’operazione di servizio eseguita il 14 gennaio scorso, all’esito di un’indagine a contrasto del narcotraffico internazionale.
Le attività sono condotte con l’ausilio di 38 Reparti del Corpo competenti per territorio, in 28 province italiane: Reggio Emilia, Bologna, Piacenza, Parma, Modena, Rimini, Bolzano, Torino, Asti, Milano, Pavia, Monza, Verona, Perugia, Terni, Firenze, Pisa, Pesaro, Roma, Rieti, Frosinone, Pescara, Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Crotone e Trapani.
Le investigazioni, supportate oltre che da una complessa opera di disamina documentale e di analisi di ingenti movimentazioni bancarie - anche da attività tecnica di intercettazione telefonica - hanno consentito di ricostruire la fitta rete di rapporti personali e commerciali tra i soggetti coinvolti, e diretti dall’amministrazione occulta reggiana.
L’azione della Guardia di Finanza è orientata a contrastare le frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con riferimento anche alle indebite compensazioni ed agli altri illeciti connessi alla circolazione dei crediti d’imposta fittizi.