Voto di scambio, chiusa l’inchiesta Ducale: tra i 24 indagati anche tre politici

Calabria Cronaca
La procura di Reggio Calabria

Si conclude con 24 indagati per voto di scambio ed associazione a delinquere l'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ribattezzata Ducale (QUI), che vede coinvolti direttamente tre politici attualmente in carica tra la Regione Calabria ed il Comune di Reggio Calabria.

L'indagine - svolta dal procuratore Giuseppe Lombardo e dagli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto assieme al pm Salvatore Rossello - avrebbe messo in luce un presunto intreccio tra politica e criminalità reggina, in particolare quella legata alla cosca Araniti di Sambatello, che avrebbe avuto un ruolo attivo nel corso delle elezioni regionali (sia nel 2020 che nel 2021) ed in quelle comunali (nel 2020).

Coinvolto il capogruppo di Fratelli d'Italia nel consiglio regionale, Giuseppe Neri; il consigliere comunale di Reggio Calabria Giuseppe Sera, del Partito Democratico; e, da ultime indagini, anche l'ex consigliere comunale reggino Michele Marcianò, della Lega.

Quest'ultimo non era incluso inizialmente nell'indagine, ma ulteriori accertamenti svolti dai Ros avrebbero messo in luce dei rapporti diretti con Domenico Rugolino, esponente dell'omonima cosca operante a Catona.

Per tutti l'accusa è quella di scambio elettorale politico-mafioso, mentre sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso i restanti indagati, tra cui figurano anche il presunto boss Domenico Araniti e suo genero, Daniel Barillà, ritenuto il promotore dell'accordo ed il "tramite" tra la cosca ed il mondo politico.