Operazione Ducale, la Dda fa appella: chiesto l’arresto per i consiglieri Neri e Sera
La Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria si è formalmente appellata al Tribunale delle Libertà contro la decisione del gip che non aveva previsto alcuna misura cautelare nei confronti di Giuseppe Neri e Giuseppe Sera, rispettivamente consigliere regionale di Fratelli d'Italia e consigliere comunale del Partito Democratico, entrambi coinvolti nell'inchiesta Ducale (QUI).
I due consiglieri sono indagati per scambio elettorale politico-mafioso e secondo la Procura avrebbero goduto di diverse "agevolazioni" per tramite di Daniel Barillà, ritenuto esponente di spicco della cosca Araniti che controllerebbe l'area di Sambatello. Proprio quest'ultimo, sempre secondo l'accusa, avrebbe "mantenuto i rapporti con i rappresentanti delle istituzioni e della politica" reggina.
Ancora nel provvedimento - firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri, dagli aggiunti Walter Ignazitto e Stefano Musolino, e dal pm Salvatore Rossello - si sostiene che Barillà sarebbe stato attivo nella "raccolta dei voti", in occasione delle tornate elettorali, a favore dei candidati sostenuti dalla cosca.
Misure restrittive e cautelari erano state chieste per Domenico Araniti, ritenuto a capo dell'omonima cosca, ma anche per Ignazio Borruto, Paolo Pietro Catalano, Franco Gattuso, Sergio Rugolino e Martina Giustra, per la quale viene richiesta l'aggravante mafiosa.