“Politica più pulita”, nasce il Movimento Cinque Stelle Calabria
“Nel giorno in cui si festeggia la scelta più importante che il nostro Paese abbia compiuto nella sua storia, è nato il Coordinamento Regionale del MoVimento Cinque Stelle Calabria. Un gruppo di rappresentanti del MoVimento di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, oltre a numerosi altri comuni della regione, hanno gettato le basi di un progetto che già in altre parti d'Italia sta compiendo il suo cammino virtuoso”. “Il 2 giugno 2011 rappresenterà per la Calabria la svolta verso una politica pulita, fatta dai cittadini per i cittadini. Una politica che disconosca il malaffare e la collusione che da tempo immemore attanagliano una terra ricca di risorse e imbrigliano il volere degli elettori, tenuti al cappio del voto di scambio attraverso l'elargizione di favori che calpestano la dignità sostituendosi a sacrosanti diritti” si legge in un comunicato del neonato Movimento regionale.
“Il momento storico che stiamo vivendo – continua la nota - impone un cambiamento nella gestione della cosa pubblica. Il vento del Maghreb ha raggiunto il Belpaese e risvegliato molte coscienze, ma, mentre sanguinose rivolte hanno sovvertito i duri regimi nordafricani, non minore sarà lo sforzo che dovremo compiere noi per debellare questo modo di fare politica che, seppur non classificabile come dittatura, è certamente una partitocrazia il cui puzzo è divenuto insostenibile”.
“Energia pulita e tutela dell'ambiente, efficienza dell'apparato statale, libertà di informazione, trasporti sostenibili, corretta gestione dei rifiuti, lotta per la legalità affinché torni ad essere strumento di riconoscimento dell'eguaglianza dei cittadini e non arma per imporre privilegi e discriminazioni, questi sono i capisaldi dell'azione del MoVimento cinque stelle che già da qualche anno si batte per risollevare le sorti italiane e che saranno i fari guida dell'azione calabrese. Si tratta di progetti che dovrebbero essere di ordinaria amministrazione, ma – conclude il Movimento - se sono considerati una rivoluzione, allora noi