Un’alleanza tra cosche per il monopolio della droga, 97 indagati

Reggio Calabria Cronaca

Una presunta organizzazione che avrebbe gestito praticamente in regime di monopolio il traffico di droga attraverso una struttura definita dagli inquirenti come “stabile ed organizzata”, frutto di “un’alleanza” tra le cosche del reggino, sovraordinata alle singole articolazioni e a queste complementare.

È quanto ipotizza la Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo dello Stretto che stamani all’alba ha dato il via ad una maxi operazione, chiamata in codice “Millennium”.

Il blitz, scattato in quasi una quindicina di province non solo calabresi ma anche del centro e nord Italia, ha portato all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare emesse dall’ufficio Gip del Tribunale di locale, su richiesta della stessa Dda, nei confronti di 97 persone ed al sequestro preventivo di due società attive rispettivamente nella ristorazione e nell’edilizia, che sono ritenute riconducibili agli indagati e che si sospetta siano state utilizzate per favorire le attività illecite dell’associazione.

I reati contestati

Interessate dall’inchiesta alcune tra le più importanti cosche di ‘ndrangheta i cui appartenenti sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno, associazione finalizzata al traffico, anche internazionale, di stupefacenti e della loro detenzione e spaccio, ma anche di estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico mafioso e detenzione e porto di armi.

I politici convolti

Tra i convolti compaiono anche i nomi di politici calabresi, come l’ex assessore regionale Pasquale Tripodi, sottoposto agli arresti domiciliari ma per il quale è stata esclusa l’aggravante mafiosa.

Indagati in stato di libertà, invece, gli ex consiglieri regionali Sebastiano Romeo (del Partito democratico) e Alessandro Nicolò (all’epoca di Fratelli d'Italia), quest’ultimo ancora a processo nell’inchiesta Libro nero (QUI).

L’indagine colpirebbe soggetti che si ritiene abbiano hanno fatto campagna elettorale alle regionali del 2020 in Calabria. In carcere sono finiti anche numerosi esponenti della cosca Alvaro di Sinopoli, tra cui Cosimo Alvaro, meglio noto come “Pelliccia”.

L’operazione

L’operazione è scattata alla prime luci dell’alba, a Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia, e a Milano, Monza e Brianza, Pavia, Nuoro, Bologna, Roma, Rimini, Verona, Agrigento e Torino.

Ad entrare in azione i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati in fase esecutiva dai colleghi dei Comandi competenti per territorio, del Ros, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e Sicilia, del 14° Battaglione “Calabria”, dal Nucleo Cinofili e 8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.

I militari sono stati supportati dall’unità Ican, l’Interpol Cooperation Against Ndrangheta, dello Scip per gli aspetti di cooperazione internazionale di Polizia.

Maggiori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà presso l’aula Magna della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria alle 10.30 di oggi.

(in aggiornamento)