Stop all’Osservatorio regionale per il contrasto alla violenza di genere

Calabria Attualità

Le dimissioni del Presidente Occhiuto e il conseguente scioglimento del Consiglio regionale segnano la fine del mandato per l’Osservatorio Regionale per il contrasto alla violenza di genere, un organismo istituito con la legge regionale n. 38/2016. A guidarlo per quasi tre anni, con responsabilità e determinazione, è stata l’avvocata Giuseppina Pino, che traccia un bilancio più che positivo dell'attività svolta, ponendo le basi per un futuro solido in Calabria.

Un cambio di passo nella gestione della violenza

L'Osservatorio, con il supporto di dirigenti e funzionari regionali, si è messo "al servizio dei Calabresi con grande senso di responsabilità" e con un approccio pragmatico che ha trasformato "le esigenze del territorio in idee e azioni concrete". L'avvocata Pino sottolinea che i Calabresi hanno potuto vedere "concretamente il cambio di passo impresso dal governo Regionale nella gestione della violenza di genere", grazie anche al supporto costante del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso e dell'assessorato al Welfare.

Innovazione e protocolli per dati e rete territoriale

Una delle prime sfide affrontate dall'organismo è stata la mancanza di un sistema di rilevazione regionale dei casi di violenza. Per colmare questa lacuna, in occasione della seconda edizione degli Stati Generali sulla violenza di Genere (21 novembre 2024), è stato firmato un protocollo con le cinque prefetture regionali. Questo accordo mira a creare una metodologia sinergica per la raccolta e l'elaborazione dei dati, un'iniziativa talmente innovativa da aver attirato l'attenzione della senatrice Cinzia Pellegrini, la quale ha manifestato l'intenzione di renderla "nazionale". Nello stesso evento è stato siglato un altro protocollo con la rete territoriale di prevenzione, protezione e tutela, per garantire un lavoro "sincronico e sinergico" dalla denuncia fino alla presa in carico delle vittime.

Autonomia abitativa e formazione

Un altro traguardo fondamentale è stato raggiunto l'8 marzo 2024 con la firma del protocollo interistituzionale con l'Aterp regionale. Questo accordo prevede l'assegnazione di alloggi alle donne che, dopo aver concluso il percorso di uscita dalla violenza, necessitano di un'autonomia abitativa. Anche questo strumento, molto apprezzato a livello nazionale, è un passo cruciale per garantire alle vittime un "serafico ritorno alla normalità". L'Osservatorio ha inoltre investito nella formazione delle nuove generazioni, con un concorso a tema che ha coinvolto ben 130 istituti scolastici calabresi e la cui premiazione è avvenuta l'8 marzo 2025.

Un nuovo quadro normativo

L'organismo ha svolto un ruolo chiave anche nell'aggiornamento della normativa regionale in materia. Su impulso e segnalazione dell'Osservatorio, che ne ha evidenziato la "vetustà e la necessità di adeguamento", la Calabria ha ottenuto un assetto normativo "ben impostato ed in alcuni aspetti all'avanguardia". L'avvocata Pino ringrazia in particolare l'assessora Caterina Capponi per aver accolto e supportato la richiesta di procedere alla stesura della nuova legge, nella quale sono state inserite attivamente le proposte dell'Osservatorio.

Ringraziamenti e un lascito importante

L’avvocata Giuseppina Pino si congeda con "il cuore pieno di soddisfazione", certa di aver reso un "servizio valido alla nostra Calabria" e di aver attirato l'attenzione nazionale non più per criticità, ma come un "esempio di indirizzo politico da emulare". I ringraziamenti vanno al team amministrativo, al Presidente Filippo Mancuso, all'assessora Caterina Capponi e a tutti i componenti dell'Osservatorio: Pasquale Ciurleo, Lucia Lipari, Isolina Mantelli, Anna Briante, Antonio Gioiello, Stefania Figliuzzi, Caterina Ermio, Luca Lanzino, Francesca Mallamaci e Anna de Gaio.

Il lavoro svolto nell'ultimo triennio ha posto le basi per il futuro, assicurando che il prossimo Osservatorio Regionale sulla Violenza di Genere della Regione Calabria possa ripartire da una posizione di forza, con un patrimonio di esperienze e strumenti concreti a sua disposizione.