Prostituzione minorile: Marziale, “Depravazione pura”
"Quanto portato alla luce dai Carabinieri in provincia di Cosenza costituisce una delle espressioni piu' clamorose di violazione dei diritti umani": e' quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia. Per Marziale "se fino ad oggi, tra le cause di questo turpe fenomeno e' stato possibile annoverare una molteplicita' di fattori, tra i quali figurano soprattutto la poverta', il degrado socio-economico e la scarsa istruzione, il coinvolgimento di commercianti ed imprenditori disposti a pagare somme piu' alte in caso di incontri con ragazze che non avevano mai avuto esperienze sessuali, ci dice che siamo al cospetto di una depravazione fine a se stessa, che vede nei minori le vittime piu' vulnerabili di questa moderna forma di schiavitu'.
Pertanto - dice il sociologo - la loro protezione dallo sfruttamento, dalle minacce e dalle violenze dovrebbe essere sempre piu' incondizionata". Il presidente dell'Osservatorio rileva: "Sebbene a livello internazionale molto e' stato fatto per tutelare i minori dallo sfruttamento sessuale, purtroppo, i principi piu' rilevanti sono enunciati in alcuni strumenti internazionali di soft law, cioe' fenomeni di regolazione connotati dalla produzione di norme prive di efficacia vincolante diretta, che come tali non vincolano gli Stati. Percio', sarebbe necessario anche il nostro Paese provvedesse con celerita' a modificare le proprie legislazioni interne, inasprendo le pene e depurandole dalla contemplazione di attenuanti e perdonismi di sorta, ponendo i diritti umani delle vittime quale principio fondante di qualsiasi intervento in questo campo". Per Marziale, "anche lo stigma sociale, opposto all'indifferenza, gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di una cultura effettivamente rispettosa della tutela dei bambini e degli adolescenti".