Operazione Domino, la Gdf segnala alla Corte dei Conti 10,6 milioni di danni erariali
Ancora sviluppi nell'inchiesta che ha portato, nel dicembre scorso all'operazione Domino e al conseguente arresto, per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e truffa aggravata, di undici soggetti, molti dei quali appartenenti alla famiglia degli imprenditori crotonesi degli Esposito.
Il nucleo di polizia tributaria della Gdf ha infatti inoltrato alla Corte dei conti la cosiddetta "notitia damni" nei confronti delle persone coinvolte a vario titolo.
La segnalazione alla procura regionale riguarda l'importo di 10,6 milioni di euro erogato dal ministero dello sviluppo economico a favore delle aziende del gruppo Esposito.
A rispondere del danno erariale saranno pertanto i soggetti privati e gli imprenditori che in qualità di amministratori e soci e comunque partecipi della gestione di fatto di un gruppo di società a responsabilità limitata (la Frigoservice, la Microcase, l'Aurum, la Scissors Design e la World Mirror) poi fallite, hanno ottenuto le agevolazioni della legge 488/92.
Secondo gli inquirenti tali agevolazioni sono state ottenute "con artifici e raggiri consistenti nella falsa rappresentazione all'ente finanziatore della sussistenza delle condizioni previste dalla legge e dal bando"; mediante l'acquisto di beni ed impianti non da aziende fornitrici ma da società dello stesso gruppo che ne avrebbero gonfiato a dismisura il valore; e - in alcuni casi - distraendo e nascondendo in provincia di Napoli i beni strumentali oggetto dell'agevolazione prima dei cinque anni richiesti dalla stessa legge.
Con questi escamotage il gruppo, secondo gli inquirenti si sarebbe procurato così l' "ingiusto profitto" quantificato in oltre 10 milioni di euro.