Leonardo Sacco su servizio della Rai sul Cara di Isola
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Leonardo Sacco su un articolo pubblicato dalla nostra testata in merito al programma Rai dedicato al Centro Sant'Anna di Isola
"Un giornalista free lance che poi ha ceduto il suo servizio alla Rai e una nota di Carmen Messinetti della CGIL di Crotone che si rifà al servizio televisivo hanno manifestato contrarietà rispetto al Centro di Accoglienza per i cittadini extracomunitari che, giunti in Italia, chiedono asilo politico in quanto fuggono da guerre civili e persecuzioni.
Senza polemizzare (perché non serve) questa è una buona occasione per chiarire alcuni fatti. In sintesi:
- offrire protezione agli immigrati è, per lo Stato Italiano, un obbligo: mentre si svolge il procedimento per verificare se essi meritano il riconoscimento dello status di rifugiati, lo Stato si fa carico, attraverso enti ed organizzazioni vincitori delle gare di appalto, dell’assistenza. E cioè di fornire loro vitto, alloggio, servizi di mediazione culturale, servizi di assistenza legale, servizi di assistenza psicologica, servizi religiosi differenti in base alle diverse credenze, assistenza sanitaria, istruzione. Questo accade nel Centro di Accoglienza. Altra cosa è il Centro di Identificazione ed Espulsione in cui vengono trattenuti i cittadini extracomunitari ai quali lo Stato respinge la richiesta di asilo e che, quindi, devono essere rimpatriati. Le proporzioni delle presenze nell’uno e nell’altro Centro ad Isola Capo Rizzuto ed in tutto il Paese sono enormemente sbilanciate a favore dei Centri di Accoglienza. E’ un fatto che spesso si faccia confusione fra le due strutture;
- la proprietà delle strutture che ospitano i centri è dello Stato che ne cura la manutenzione straordinaria e la sorveglianza attraverso le Forze dell’Ordine;
- all’ente gestore e cioè alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia che opera in collaborazione con la Misericordia di Isola di Capo Rizzuto spetta fornire tutti quei servizi elencati sopra. Per fornire tre pasti al giorno agli ospiti, lenzuola, coperte e kit di igiene personale, indumenti e altri effetti personali, servizio psicologico e legale, insegnanti e interpreti, assistenti religiosi e tutto il resto le Misericordie, che si sono aggiudicata la gara del Ministero dell’Interno, percepiscono poco meno di 30 euro al giorno per ospite, a copertura di ogni spesa e altresì di una piccola somma di denaro quotidiana per le spese più modeste;
- per svolgere i compiti affidati alle Misericordie servono tante persone. Servono giovani qualificati e uomini e donne esperti. Le associazioni che gestiscono i Centri ne hanno assunto 350. E ciò avviene in un territorio che vive - come la CGIL sa bene - il dramma della disoccupazione. La cosa più importante è, però, che abbiamo assunto gente onesta. Infatti, la convenzione stipulata, dopo la gara, con la Prefettura di Crotone prevede che i dipendenti possano essere assunti soltanto a condizione che la Prefettura stessa esprima il suo gradimento dopo aver effettuato i dovuti approfondimenti sul profilo personale del candidato;
- per la fornitura dei pasti, per l'acquisto dell'acqua potabile, per l'acquisto del pane - per fare solo alcuni esempi - le Misericordie si rivolgono a società ed enti che operano nella provincia di Crotone. Anche questi appalti sono controllati dalla Prefettura e i contratti possono essere conclusi soltanto se società ed enti sono in possesso del certificato antimafia. Inoltre, a loro volta essi creano economie considerevoli. E lavoro. Molto altro, comunque, stiamo facendo per stimolare la creazione di una filiera di produttori e prodotti ancora più vicini geograficamente ai Centri;
- infine, i pasti: il menu giornaliero nei Centri è deciso dall'Azienda Sanitaria Provinciale ogni quindici giorni tenendo conto delle esigenze nutrizionali e del fabbisogno calorico degli ospiti, oltre che della stagione di riferimento.
Abbiamo colto l'occasione delle recenti critiche per fornire informazioni controllabili da chiunque. Molti di questi dati sono pubblici, altri sono contenuti nelle pubblicazioni che, nei mesi scorsi, hanno avuto la massima diffusione. Fra queste, il "Dossier sulla legalità e sulla lotta alla 'ndrangheta della Parrocchia e della Misericordia di Isola Capo Rizzuto" scritto da Pino Nano con prefazione dell'ex Procuratore Nazionale Antimafia Piero Luigi Vigna. Anche il fatto che la costruzione del Centro sportivo di Capo Rizzuto sia interamente finanziata da un mutuo concesso dalla Banca Nazionale del Lavoro è una notizia pubblica: infatti, i lavori sono stati appaltati con gare i cui avvisi sono stati pubblicati anche sulla "Gazzetta Ufficiale".
Questo è quanto. Abbiamo ricevuto decine di rappresentanti istituzionali negli ultimi mesi, dal sottosegretario al Ministero dell'Interno all'On. Doris Lo Moro, e nessuno ha mosso obiezioni concernenti la gestione. Anzi. Problemi ce ne sono. Fra questi, la difficile convivenza con gli abitanti di S. Anna. Sicuramente c'è molto lavoro da fare, ancora. Lo sappiamo bene. Ma tanto lavoro "buono" è stato fatto anche se il servizio del giornalista free lance venduto alla Rai non ne ha voluto tener conto."
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