Girifalco: tenta estorsione ai danni del parco eolico, arrestato

Catanzaro Cronaca

Avrebbe tentato un'estorsione, insieme ad altre due persone, nei confronti della società "Brulli energia Spa", impegnata nella realizzazione del parco eolico di Girifalco.

I carabinieri della Compagnia di Girifalco, su ordinanza di custodia cautelare, hanno tratto in arresto Rocco Mungo, 52 anni, imprenditore edile di Vallefiorita. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, coordinati dal sostituto Vincenzo Capomolla della Procura Distrettuale Antimafia, nel mese di maggio 2009 il rappresentate della Brulli sarebbe stato avvicinato da Giovanni Bruno, successivamente ucciso in un agguato, il quale avrebbe richiesto alla ditta emiliana un esborso di denaro con lo scopo "di agevolare la crescita del territorio", nonostante né lui né alcuno dei suoi familiari fossero in possesso di terreni legati all'iniziativa, il tutto ovviamente per evitare che succedessero "cose strane" all'interno dei cantieri.

A favorire questo incontro sarebbe stato proprio Mungo, insieme a un altro imprenditore di Girifalco, Domenico Strumbo, già arrestato per lo stesso motivo il 17 maggio scorso e tutt'ora in carcere. Le due richieste di misura cautelare, avanzate da sostituto Capomolla, sebbene avanzate nel medesimo momento hanno avuto strade distinte, poiché in un primo momento il gip aveva concesso solo il provvedimento restrittivo ai danni di Strumbo, rigettando la misura a carico di Mungo. Tuttavia la Procura ha proposto appello, tesi accolta dalla Seconda Sezione del Tribunale di Catanzaro che ha accolto l'impugnazione sostenendo che il quadro indiziario raccolto oltre ad essere grave e concordante, consente ampiamente l'adozione della custodia in carcere. I due coindagati dovranno rispondere della accusa di aver concorso nel compimento di una tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa.