Estorsione a società parco eolico, imprenditore a giudizio
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il giudizio immediato a carico di Rocco Mungo, 52 anni, imprenditore edile di Vallefiorita (Cz), raggiunto a novembre da un provvedimento di custodia cautelare con l'accusa di aver tentato un'estorsione aggravata, insieme ad altre due persone, nei confronti della società "Brulli energia Spa", impegnata nella realizzazione del parco eolico di Girifalco, nel catanzarese. L'inizio del processo a carico dell'uomo - scrive l'Agi - è previsto davanti al tribunale collegiale di Catanzaro per il prossimo 27 febbraio, data che Mungo attenderà in libertà dal momento che oggi il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta dell'avvocato Arturo Bova, lo ha scarcerato (il provvedimento di custodia era stato confermato dal tribunale del riesame lo scorso 11 novembre).
Secondo la tesi della pubblica accusa a carico di Mungo, nel maggio 2009 il rappresentate della "Brulli" sarebbe stato avvicinato da Giovanni Bruno, successivamente ucciso in un agguato, il quale avrebbe richiesto alla ditta emiliana il pagamento di una somma di denaro con lo scopo "di agevolare la crescita del territorio" - nonostante ne' lui ne' alcuno dei suoi familiari fossero in possesso di terreni legati all'iniziativa -, nonché per evitare che succedessero "cose strane" nei cantieri. A favorire questo incontro sarebbe stato proprio Mungo, insieme a un altro imprenditore di Girifalco, Domenico Strumbo, già arrestato per lo stesso motivo il 17 maggio scorso e tutt'ora in carcere. Anche per quest'ultimo la Procura ha chiesto il giudizio immediato, che avrebbe dovuto iniziare a dicembre, ma che e' stato rinviato a giorno 27 febbraio, quando con ogni probabilità il procedimento sarà riunito a quello di Mungo.