Sequestro impianto eolico. Società: “Nessuna violazione”
La società Brulli Energia di Reggio Emilia, proprietaria di una quota del parco eolico di Girifalco (Cz), finito sotto sequestro nell'ambito di un'inchiesta condotta dai carabinieri, evidenzia che "ribadendo la sua piena fiducia e disponibilità nei confronti dell'autorità giudiziaria, sicura che al termine del giudizio sarà constatata la totale estraneità della medesima Brulli Energia ad ogni ipotesi di reato o violazione contestata, conferma di avere sempre agito nella massima trasparenza, professionalità, correttezza e buona fede durante tutta la propria condotta di intervento sul parco eolico in oggetto". In una nota pubblicata sul sito internet della società si sottolinea che "la proprietà dell'infrastruttura di che trattasi fa capo a Brulli Energia per una quota del 25%, e il parco stesso è stato realizzato in joint venture con un primario operatore energetico internazionale quotato alla borsa di Londra, che ne detiene il restante 75% di proprieta', il quale ha proceduto con proprie risorse al completamento e collaudo dei lavori di costruzione". Rispetto ai prossimi passaggi che la Brulli Energia intende compiere, la società dichiara "di avere già conferito incarico ai propri legali per la difesa relativa al sequestro operato nonché a tutela della propria reputazione nei confronti delle persone fisiche e giuridiche che in questi mesi hanno ingiustamente e senza fondamento leso l'immagine e la reputazione della società, creando ingenti danni economici all'azienda, ai suoi dipendenti ed alla produzione di servizi di pubblica utilità quali quelli svolti da Brulli Energia, che a questo scopo ha continuato ad assumere importanti impegni finanziari per assicurare - conclude la nota - la continuità e la qualità dell' erogazione dei propri servizi e la crescita della quota di energia da fonte rinnovabile nel nostro Paese".