Isola Capo Rizzuto celebra il 4 novembre con i bambini
In memoria di tutti quelli che hanno sacrificato la vita per fare l’Italia democratica e unita. Ma anche in memoria delle vittime del terrorismo e della mafia, che hanno lottato in prima persona per regalare un futuro migliore al nostro Paese. Il Comune di Isola Capo Rizzuto ha voluto condividere con i più giovani, con gli studenti delle scuole elementari e medie, i valori legati alle celebrazioni del 4 novembre. Valori che assumono un significato ancora più forte nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia.
I giovani studenti accompagnati dai loro insegnanti, alcune associazioni del territorio e i rappresentanti delle istituzioni civili e militari si sono ritrovati davanti al palazzo del Comune, per poi muoversi in corteo verso il monumento ai caduti. In testa al corteo una lunghissima bandiera tricolore portata da un gruppo di giovanissimi; poi i gonfaloni del Comune e delle associazioni, seguiti dal sindaco Carolina Girasole, dai componenti della Giunta comunale, dal capogruppo di Fli in Consiglio provinciale Mariella Maio e dal presidente cittadino dello stesso partito Salvatore Perrone. Infine i cittadini, le rappresentanze delle associazioni e tutte le altre scuole.
La celebrazione ufficiale si è, quindi, svolta come di consueto davanti al monumento ai caduti. L’alzabandiera e l’inno di Mameli hanno preceduto la deposizione di una corona di alloro in memoria dei caduti da parte del primo cittadino. Quindi il “silenzio”, prima che il sindaco Girasole si rivolgesse per alcuni minuti agli studenti raccolti in rigoroso e compito silenzio. Parole semplici e dirette quelle del primo cittadino di Isola, che ha invitato i ragazzi a “non dimenticare mai che la libertà di cui godiamo, la democrazia in cui viviamo, sono state conquistate col duro lavoro e col sacrificio. C’è tanta gente – ha spiegato Girasole – che ha dato la propria vita per liberare l’Italia e per renderla unita e democratica”. “È per questo – ha proseguito il sindaco – che dobbiamo sempre seguire e rispettare le leggi e la Costituzione; è per questo che ciascuno di noi deve sempre fare la sua parte, secondo le proprie responsabilità e il ruolo che ricopre”. Quindi ha concluso ribadendo ai ragazzi la raccomandazione che ripete spesso quando si rivolge ai giovani: “Studiate, perché lo studio e la cultura rendono liberi”. Le celebrazioni sono state concluse dall’Inno di Mameli, cantato all’unisono da tutti i presenti e in particolare dai ragazzi, che hanno dato prova di grandissima maturità ed educazione.