Successo dei produttori calabresi alla Fiera “IGEHO” di Basilea
L’Assessorato regionale all’Internazionalizzazione, guidato da Fabrizio Capua, ha partecipato, in partnership con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, alla manifestazione fieristica internazionale biennale alimentare "Igeho" di Basilea. All’interno di questa prestigiosa vetrina – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, crocevia di tre mercati importanti per il Made in Italy (Svizzera, Francia e Germania), la Calabria è stata rappresentata da 13 produttori alimentari calabresi. Dalle conserve, all’olio d’oliva, dal vino, ai liquori ed ai prodotti innovativi di fattura biologica, lo stand della Regione Calabria ha avuto un notevole impatto commerciale su pubblico ed operatori svizzeri: almeno 500 visitatori incuriositi si sono recati allo stand calabrese tra cui molti importatori e ristoratori. Le due testate di riferimento della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (La Rivista e Go-Italy) hanno inoltre realizzato servizi giornalistici per dare visibilità ai produttori della Regione ed alle iniziative sul fronte internazionalizzazione intraprese dall’Assessorato. Tutto ciò è stato reso possibile grazie allo sforzo organizzativo e finanziario intrapreso dalla Regione che ha deciso di adottare un approccio strategico al mercato svizzero, non semplicemente realizzando iniziative “spot” fini a se stesse, ma pianificando delle attività di respiro semestrale e annuale che prevedano un vero e proprio accompagnamento nel percorso di internazionalizzazione degli imprenditori servendosi dell’expertise della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Il mercato elvetico infatti emerge sempre più quale vera rivelazione del biennio 2010 - 2011 tra i Paesi che maggiormente assorbono prodotti italiani. Il tasso di crescita delle importazioni di Made in Italy nel corso dei mesi estivi si sono attestate tra il 15 ed il 20% rispetto ai valori mensili dello stesso periodo 2010 e in settembre il mercato svizzero ha fatto registrare un aumento sul settembre 2010 del 41%, valore ineguagliato tra tutti i maggiori paesi importatori di Made in Italy, inclusi i mercati emergenti dell’area BRICST (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa e Turchia).