Pd Crotone: messaggio per nuovo anno

Crotone Attualità

“Reggeremo – in questo gran mare aperto – alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e morali. Ma ci riusciremo ad una condizione: che operi nuovamente un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità”. (Giorgio Napolitano)

"È tutto racchiuso nelle parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’augurio per il nuovo anno, per quel 2012 che certamente non sarà facile, anzi, sarà caratterizzato dai sacrifici che tutti siamo chiamati a fare in nome del nostro Paese, per salvare prima e rilanciare poi quell’Italia che ha visto diventare sempre più inconsistente il ruolo che prima le veniva riconosciuto di grande potenza mondiale. - Comunica una nota stampa del Partito Democratico di Crotone - Le difficoltà riguardano tutta l’Italia, che da nord a sud sarà chiamata a fare la propria parte, ma le stesse difficoltà, si sa, aumentano quando toccano una regione come la Calabria e in particolare una provincia come quella di Crotone: quella che conta il maggior numero di disoccupati, quella che vive gravi disagi sociali, quella che non ha ancora individuato il settore per il quale deve passare il suo rilancio, quella che rischia di essere emarginata dal resto del Paese per l’inadeguatezza delle sue infrastrutture, quella che da anni ormai aspetta la bonifica dell’area industriale per poter programmare lo sviluppo dell’intero territorio, quella tenuta sotto scacco dall’Eni, e da chi all’Eni non riesce ad imporsi per come e per quanto dovrebbe, quella che vede svanire il sogno di una sanità efficiente, ma anche quella che deve fare i conti con una diffusa e organizzata criminalità, e con troppa gente che si erge a paladino della giustizia, della trasparenza e della moralità pur non avendo i requisiti minimi per poter parlare di questi nobili argomenti.

Effettivamente la nostra città, e la provincia più in generale, non ha molti motivi per guardare con ottimismo all’anno che verrà, ma, per ritornare al messaggio augurale del Capo dello Stato, si può sperare di invertire la rotta attingendo a quelle risorse umane e morali di cui il nostro territorio dispone e che troppe volte mengono messe a tacere dalla prevaricazione di chi crede di essere onnisciente. - Continua la nota - Si ignora però che la nostra città non ha bisogno di gente che si crede depositaria della verità, o di nuovi “unti dal Signore”, ma c’è bisogno unicamente di gente che con buona volontà, già ampiamente comprovata dalla conduzione della propria vita, affronti i problemi che quotidianamente la città di Crotone si trova a dover affrontare, cercando non di fare demagogia ma di avanzare proposte per migliorare di volta in volta le situazioni di una città che stenta a decollare.
L’augurio e contestualmente la promessa che ci sentiamo di rivolgere non solo alla città ma anche a noi stessi, come donne e uomini impegnati in politica, è quello di profondere impegno sui temi che rappresentano delle criticità per il nostro territorio ma anche per quei temi che possono rappresentare delle risorse, non facendoci influenzare dalla nostra appartenenza politica per fare sconti ad alcuno, ma richiamando anzi i nostri rappresentanti nelle amministrazioni a tutti i livelli al loro dovere qualora ve ne fosse bisogno o a relazionarsi su argomenti importanti nel proprio Partito con quegli iscritti che chiedono a gran voce la relazione ed il confronto non solo a ridosso delle elezioni.
Questo sarà il nostro impegnio al quale ci auguriamo si possa associare quello di una cittadinanza più attiva, meno succube del proprio destino, una cittadinanza che sappia anzi, così come dovrebbe fare il bravo politico, sostituire la parola destino con la parola progetto, che sappia far proprio quel senso civico capace di ridare quanto meno ordine ad una Crotone caotica, incapace di rispettare le più elementari regole del vivere civile e di migliorare così la vivibilità di casa propria. C’è bisogno di persone che si amino di più, disposte, nonostante le difficoltà dettate dal momento, a non calpestare la propria dignità per un posto di lavoro, a volte anche misero, e soprattutto fiere di poter sventolare la bandiera della propria libertà. - Conclude la nota - Il tutto in quello spirito di unità, richiamato da Napolitano nel suo messaggio, fondato sul senso del limite e della responsabilità di tutti."