Una tonnellata di botti sequestrati tra Rossano, Cariati e Corigliano Calabro
A poche ore allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno non si arresta l’attività delle fiamme gialle nel contrasto al commercio di materiale esplodente.
In tre distinte operazioni i finanzieri della compagnia di Rossano nelle ultime ore hanno sequestrato oltre una tonnellata di materiale pirico illegalmente detenuto.
Il primo sequestro è stato effettuato in pieno centro abitato a Rossano, dove una pattuglia di finanzieri ha intercettato un’autovettura Station Wagon che ha attirato l’attenzione dei militari per avere il vano posteriore talmente sovraccarico da toccare quasi la sede stradale. All’alt dei finanzieri, ed alla successiva richiesta di giustificare l’eccessivo carico del mezzo il conducente e l’occupante non sono stati in grado di fornire alcuna spiegazione. Le successive operazioni di perquisizione hanno consentito di rinvenire e successivamente sequestrare oltre 250 chili di “botti” appartenenti alla “v” categoria.
I due, di nazionalità rumena, che vivono a Rossano, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rossano.
Nel secondo intervento, a cadere nelle mani dei finanzieri, a Cariati, un cittadino marocchino che, in un magazzino, posto nel centro della cittadina jonica deteneva per la vendita 350 chili di materiale pirico di “iv” e “v” categoria in condizioni di assoluta insicurezza ed in prossimità di abitazioni e luoghi di ritrovo, per quest’ultimo è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Rossano.
In ultimo, nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, sulla ss106, all’altezza di Corigliano Calabro insospettiti dal comportamento di un soggetto che si trovava alla guida di un furgone, sempre i militari della compagnia di Rossano, dopo avergli intimato l’alt ed effettuato i controlli di rito, hanno rinvenuto, stipati in condizioni precarie all’interno del mezzo, oltre 400 chili di botti. Gli artifizi pirotecnici, di elevato potenziale pirico, in questo caso erano identificati con nomi stravaganti come “pirofantasia”, “venezia100”, “314v scia verde”, “434d”,. al controllo dei finanzieri, il conducente del furgone che non ha esibito alcun tipo di documentazione comprovante la regolarità della detenzione e del trasporto degli artifizi pirotecnici in possesso, è stato denunciato all’autorità giudiziaria della città jonica.
Le operazioni portate a termine rientrano in un più generale dispositivo volto ad arginare in prossimità delle festività di fine anno il sempre più dilagante fenomeno dello smercio di fuochi pirotecnici. Solo pochi giorni fa, a Rossano un quindicenne ha perso un occhio maneggiando un artificio pirotecnico rimasto inesploso.