Crotone. Lista Scopelliti Presidente sul Piano Strutturale Comunale
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Coordinamento cittadino della Lista Scopelliti Presidente sul Piano Strutturale Comunale a Crotone
"Nel corso di un incontro tenutosi lunedì 23 gennaio, la Lista Scopelliti Presidente di Crotone ha condotto un’attenta analisi dell’attuale scenario cittadino, raccogliendo la partecipazione di numerosi componenti del coordinamento e dei laboratori tematici. Una considerazione condivisa dai presenti è che la giunta Vallone, dopo i grandi proclami elettorali, si è arroccata in una difesa ad oltranza dei suoi privilegi di casta, disinteressandosi della misera condizione in cui è stata portata la città e prestando attenzione ai soli temi in cui si muovono i grandi interessi economici sulla spesa pubblica: la bonifica, l’eolico e i nuovi pozzi Eni a un tiro di schioppo dall’area archeologica.
L’abbandono del Piano Strutturale Comunale è la cartina al tornasole che avvalora queste riflessioni, suscitando forti perplessità sui reali motivi che inducono il Sindaco Vallone a ibernare, con grande determinazione, l’azione dell’assessore Mano. Eppure il ruolo chiave del PSC è evidente: strumento di pianificazione urbanistica generale, che il comune deve predisporre per delineare le proprie scelte strategiche di assetto e sviluppo. Ad esso è chiaramente legato a doppio filo il futuro dell’integrità territoriale e delle grandi infrastrutture che ci collegano al resto del paese, delineate da anni dal piano strategico della città come punti fondamentali per lo sviluppo economico e civile di Crotone e dell’intera provincia.
Dunque, a distanza di un anno dalla presentazione del quadro conoscitivo del piano strutturale, sbandierato come vessillo dell’efficienza amministrativa della giunta Vallone, nulla è stato fatto per adempiere ai contenuti della legge n.19 del 2002 che imponeva ai comuni, dotati di PRG, di avviare la redazione e adozione del piano strutturale, pena la decadenza delle previsioni di piano riguardanti le aree esterne alle zone A e B e alle aree C di espansione.
Questo ritardo è l’ennesima riprova dell’inefficienza che caratterizza l’azione amministrativa condotta da Vallone, e vanifica la proroga che la regione si era vista costretta a concedere due anni addietro (L.R. n.15/2010) ai comuni inadempienti.
Appare inspiegabile che dai partiti, soprattutto da quelli che esprimono la maggioranza e da sempre luoghi di aperto confronto, non provenga alcuna sollecitazione. Tanto meno si registra un dibattito incentrato sul piano strutturale, quasi si trattasse di argomento di secondaria importanza. Ciò premesso, è ferma intenzione della Lista Scopelliti alimentare la discussione, raccogliendo anzitutto le idee delle forze di minoranza, che in questi mesi hanno sempre dimostrato responsabilità e capacità di cooperazione. Occorre assolutamente ripartire dai contributi forniti dagli ordini professionali, avendo chiaro l’obiettivo di un uso responsabile ed equilibrato del territorio. Un bene che in passato è stato trattato alla stregua di una risorsa inesauribile, con le conseguenze negative che possiamo facilmente riscontrare".