A Crotone, dopo secoli, un’altra guerra del castello
Il Castello di Crotone è indicato, da molti esperti, come un bell'esempio di architettura bellica medievale e moderna. Il maniero è stato costruito nell'840 per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni e, modificato nel 1541 da Carlo V, di eventi bellici ne ha visti passare davvero molti.
Ciò che non si poteva prevedere è che anche nel 2012 fosse protagonista di un’altra guerra, non meno violenta - a giudicare almeno dai toni - tra la Soprintendenza ai beni archeologici che ne è la proprietaria e il Comune di Crotone che l’ha occupato e lo utilizza.
Con una lettera del 23 gennaio scorso, la sovrintendente regionale per i Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, ha dato, dopo diversi tentativi di accordo amichevoli, fuoco alle polveri ed ha intimato lo sfratto al Comune per ottenere gli spazi di cui ha bisogno.
Per sentire anche la campana del Comune su questo conflitto, sono stati tentati più volte contatti telefonici ma al momento della chiusura del servizio non è stato possibile sentire nessun suo rappresentante.
Il tempo limite dato al Comune dalla Soprintendenza prima di passare alle vie di fatto è fissato al 30 marzo prossimo. Da quanto si percepisce, però, la guerra non è affatto finita e lascerà sul campo se non qualche morto o ferito, come succedeva un tempo, forse qualche poltrona.