Danni maltempo: Riccetti punta il dito contro Governo e Regione
“È davvero allarmante lo scenario che si presenta in queste ore a chi attraversa alcune zone dello Jonio cosentino”. E’ quanto afferma l’assessore provinciale alla viabilità, Arturo Riccetti.
“Secondo una prima stima effettuata dai tecnici del settore provinciale alla viabilità insieme ai sindaci e ai tecnici dei comuni più colpiti – prosegue Riccetti - i danni provocati dal maltempo sul nostro territorio ammontano ad oltre 3,5 milioni di euro. Ci sono zone completamente isolate e diverse famiglie evacuate. In alcuni punti il manto stradale è addirittura sprofondato di alcuni metri. Intere carreggiate e consistenti pezzi di strada non esistono più. Diverse sono le frane cadute e molte le arterie interrotte. Infaticabile il lavoro di uomini e mezzi della Provincia di Cosenza che, in queste ore stanno tentando in tutti i modi di stare al fianco ai sindaci e di alleviare al massimo i disagi alle popolazioni”.
“Tutto ciò, però – aggiunge l’assessore provinciale - è solo una piccola goccia di fronte ad un mare di problemi. I danni sono così grandi e gravi che esulano dalle nostre possibilità e i nostri interventi servono soltanto a tamponare momentaneamente le situazioni più difficili. Ci troviamo, come al solito, da soli, senza mezzi, uomini e risorse, insieme ai sindaci dei comuni più colpiti ad affrontare situazioni che ci sovrastano. Dall’ottobre del 2008 al dicembre del 2010 il Governo-Berlusconi per ben quattro volte ha dichiarato lo stato di calamità in diverse zone della nostra provincia, ma da Roma non è mai arrivato neanche un centesimo per le infrastrutture, mentre sono stati stanziati solo pochi spiccioli per pagare solo una piccola parte delle somme urgenze, mentre ancora stiamo aspettando l’altra quota promessaci”.
“In questi anni - conclude Riccetti - abbiamo spesso chiesto al Governo nazionale e alla Regione interventi risolutivi e radicali per affrontare complessivamente e con risorse adeguate i problemi della difesa del suolo di un territorio come il nostro fortemente soggetto ad un forte dissesto idrogeologico, ma i nostri appelli sono caduti ogni volta puntualmente nel vuoto. Oggi paghiamo a caro prezzo l’insensibilità dei governi e delle giunte regionali che non hanno mai ritenuto e ancora non ritengono necessario e urgente affrontare alla radice problemi e situazioni che, più passa il tempo, più si aggravano ed i cui costi saranno sempre più pesanti”.