Il virtuosismo calabrese nel mondo, al di là dei luoghi comuni
Il nome della Calabria all'estero è sovente associato alla delinquenza organizzata che ci rende tristemente noti e i nostri calabresi d'esportazione si ritrovano a combattere contro un muro di luoghi comuni difficili da sfatare che pesano come palla al piede. Quando si parla, ad esempio, di ristoranti calabresi all'estero ai più viene alla mente "Da Bruno" di Duisburg teatro della strage perpetrata dalle 'ndrine locresi. E' un fatto innegabile purtroppo contro cui l'altra Calabria, quella pulita fatta di passione e professionalità lotta da tempo e a volte miete successi importanti e inaspettati.
La cena che si è tenuta per salutare la presenza della Regione a "La Dolce Vita" al ristorante L'Anima nel cuore di Londra è un meraviglioso esempio di virtuosismo calabrese. Una serata in cui le nostre eccellenze hanno prima stupito e poi conquistato un pubblico dal palato fine e certamente non incline ad un entusiasmo di facciata. Dietro i fornelli, al posto di comando c'è infatti quello che a Londra è definito lo chef italiano del momento: il calabrese "Doc" Francesco Mazzei, che ha reinventato la nostra cucina proponendola in chiave raffinata ma riuscendo a non farle perdere forza e carattere. Ma quella sera nel suo ristorante non è stato il solo calabrese a fare spettacolo. Indosso a delle splendide modelle hanno sfilato le incantevoli creazioni orafe dei nostri maestri artigiani, selezionati dal Co.Se.R. Calabria, differenti e multiformi tra loro come d'altronde lo è tutta la tradizione artigiana di Calabria: il fascino antico dell'arte bizantina di Michele Russo, lo stile semplice e raffinato di Vincenzo Cosentino, l'originalità di Maria Tripodi, la modernità della giovane Valeria Mirarchi, l'elegante ricerca di Nicola Macrì, come pure i 999 millesimi di argento puro di Officine preziosi o la creatività artistica di Smak. E la musica dei Phaleg: una tarantella antica suonata con passione che ha coinvolto tutti. Queste eccellenze non sono un bagliore nel buio ma rappresentano una luce forte e continua che la Calabria ha scelto di seguire per riuscire a mostrarsi definitivamente con una sola faccia: quella virtuosa. E' questo il marchio d'esportazione che il Co.Se.R. vuole imprimere alla nostra regione nella missione di internazionalizzazione dell'artigianato di qualità che sta portando avanti, un "Made in Calabria" fatto di storia, bellezza e modernità.