Catanzaro nel cuore, ma la ztl di chi è?
"Se la nota stampa diramata da alcuni commercianti di Corso Mazzini non è un tardivo scherzo di carnevale, c’è da rimanere allibiti per il contenuto della stessa. Leggiamo infatti che una rappresentanza di operatori commerciali presenti sulla principale via del centro storico avrebbe incontrato il Commissario prefettizio, dottoressa Giuseppina Di Rosa, per richiedere – a nome di “quasi 120 esercenti” – l’apertura totale e incondizionata del traffico veicolare da lunedì al venerdì. - Comunica una nota stampa di Catanzaro nel cuore -- Come si sa, la ZTL lungo Corso Mazzini è stata ridotta ai minimi termini dall’ultima amministrazione, che limitava la pedonalizzazione dello stesso soltanto per due misere ore al giorno. Oggi, con questa inverosimile richiesta, la ZTL sarebbe definitivamente cancellata. Nell’altrettanto inverosimile nota stampa leggiamo ancora che il Commissario Di Rosa avrebbe addirittura esaminato la richiesta e, cosa ancora più incredibile, acconsentito alla selvaggia riapertura veicolare, sebbene soltanto nel periodo compreso tra il 15 marzo ed il 15 aprile.
Per il momento, ma solo per il momento, non è nostra intenzione riprendere la battaglia di civiltà per il decoro urbano, di cui la ZTL è parte integrante. La verità è che alcuni commercianti stentano a capire che non sono le autovetture che “entrano” nei negozi a determinare il successo commerciale di un’attività; fino a quando troveranno scuse simili non ci sarà mai qualità e crescita del commercio nel centro storico cittadino. Per ora, perciò, ci limitiamo ad una semplice ma lapidaria considerazione: possono essere “quasi 120 esercenti” a imporre le regole del vivere comune per un’intera città? E ancora: il criterio utilizzato dal Commissario prefettizio è valido per tutti o soltanto per quei “quasi 120 esercenti” di Corso Mazzini? - Conclude la nota - Nella certezza che la dottoressa Di Rosa non sia di parte, siamo sicuri che il criterio da lei adottato valga per qualsiasi altra richiesta proveniente dalla società catanzarese. Pertanto, ci impegniamo e riteniamo di potere raccogliere “quasi 120 firme più una” di nostri concittadini che desiderano un centro storico a misura d’uomo e non al servizio delle automobili. Il Commissario non potrà non tenerne democraticamente conto. Ne siamo certi."