Agricoltura, sbarchi in piazza dal Sud al Nord
Agricoltura biologica, reti di economia solidale, riappropriazione culturale ed identitaria dei territori e delle produzioni locali, acquisti critici e consapevoli, una via verso un più autentico sviluppo sostenibile c’è e viene percorsa, con convinzione e capacità di coinvolgimento, ogni giorno, dai produttori delle Rete Sud, insieme ai Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) ed ai Distretti di Economia Solidale (DES). Un patto tra produttori sani e consumatori responsabili per rispondere alla crisi in atto e suggerire un’alternativa al sistema economico attuale. Una rivoluzione gentile ed efficace per stimolare, dal basso, buone pratiche di produzione e commerciali e, soprattutto, per indurre mutamenti di abitudine nell’approccio stesso al consumo dei prodotti della propria terra. Su questa mission in progress e per tracciare un primo bilancio dell’itinerario di esperienze intrapreso da settimane, e che ha toccato le città di Bologna, Siena, Massa Carrara, Ancona, Fermo, Camerino E Firenze, ci si confronterà il prossimo sabato 31 marzo a Bergamo, in Piazzale degli Alpini, nello Sbarco in Piazza (SIP) previsto dalle 10 alle 18. E' forte – dichiara Roberto Li Calzi – l'energia che di piazza in piazza, va diffondendosi. Cresce di giorno in giorno l'entusiasmo e la consapevolezza di quanti stanno lavorando per seminare e per contaminare, non solo il mondo dei GAS, ma anche e soprattutto i cittadini comuni. Questi ultimi – chiarisce – appaiono spesso distanti per scelta, per disinteresse o per disinformazione da forme di acquisto consapevole, critico ed etico. Va invece offerto, da parte di tutti un contributo al consolidamento di nuove reti. E va fatto dal basso – chiosa colui che è di fatto l’artefice di questa idea di far approdare nelle piazze i produttori della rete del sud. Le azioni che partono dal basso – continua Li Calzi, che è anche presidente del consorzio siciliano "Le Galline Felici" – rappresentano l'unica vera alternativa ad un sistema economico ormai imploso.
Ai produttori chiediamo soltanto di condividere un percorso comune che al centro ponga la salvaguardia delle relazioni e la tessitura di nuove reti, attraverso il coinvolgimento delle realtà produttive sane e belle del territorio di appartenenza. Oltre al noto consorzio siciliano, capofila di questo progetto in evoluzione, ad "Arcipelago Siqillyah" associazione culturale di una Sicilia in movimento, ad "Equosud", a "Biosmurra" ed a Giulia Spanò, realtà calabresi rispettivamente della Piana di Rosarno la prima e della Piana di Sibari le seconde, ed alla pugliese "Fattoria della mandorla", tante altre realtà e storie sono confluite e sono state raccontate in questo mese e mezzo nelle piazze della consapevolezza partecipata. Unico il filo rosso: si decide di esserci, mettendoci non solo il prodotto ma anche la faccia. L'obiettivo condiviso è dare avvio, con azioni concrete, ad una rivoluzione gentile ma efficace. Sip – Bergamo. “Legalità, trasparenza, accoglienza ai migranti, solidarietà, regolarizzazione del lavoro, economia del Noi”. Si parte, alle Ore 11, con gli sbarchi a scuola. Seguirà il mercato dei produttori agricoli del sud, con la vendita al dettaglio di agrumi biologici e altri prodotti tipici. Al banchetto della cittadinanza sostenibile sarà distribuita la mappa partecipativa eco-sostenibile della bergamasca. Dalle ore 15 partiranno le attività in piazza. Fino alle Ore 17 sono previste danze popolari. Dalle 14.30 fino alle 17.30, vi saranno dei laboratori di autoproduzione ecologica e riuso. Seguirà lo scambio dei giocattoli. Sempre alle 15, inoltre, è fissata la proiezione di un documentario “Genuino Clandestino” all’Urban Center. – Tra i valori aggiunti, non soltanto simbolici di questa rete in movimento, vi è anche il fatto che arance e prodotti del sud stanno raggiungendo le piazze di tutt’Italia a bordo di Tir appartenenti ad aziende confiscate alle mafie. Ogni sbarco viene documentato e ripreso da una troupe televisiva che sta girando un docusip, coordinato dal regista Federico DE MUSSO. Infine, un'altra troupe della scuola sperimentale di cinematografia di Palermo sta realizzando una tesi sulle realtà siciliane.