Mimmo Lione Sindaco: Falso sondaggio. Una sconfitta per tutta la città
Si deve a Sant’Agostino uno dei motti latini più citati: Errare humanum est (Sbagliare è proprio dell’uomo) e noi in 8 anni di governo abbiamo commesso qualche errore, lo abbiamo detto sin dall’inizio perché eravamo e siamo consci di aver commesso errori ma di poco conto (sfidiamo chiunque a trovarne di gravi), amministrando con giudizio e col fare del padre di famiglia la Cosa Pubblica. - Comunica una nota stampa - Abbiamo sanato i debiti in dissesto per oltre 20 milioni di euro e che hanno tarpato le ali allo sviluppo del territorio e che graveranno in piccola parte sul comune fino al 2015. Paghiamo colpe non nostre, di gente che si è dipinta il volto con il colore del cambiamento e si è riproposta alla guida della città ancora una volta senza, però, ricordarsi che al primo scroscio d’acqua il trucco è caduto via. Ed è successo diverse volte: presentando immagini orrende di posti che non sono sotto il controllo del comune, omettendone altre che riguardano l’operato di persone a loro vicine, glissando completamente sul dissesto che hanno causato.
L’ultimo “atto”, e mai tanto termine fu più appropriato perché di una messa in scena si tratta, si è consumato negli ultimi due giorni: il finto sondaggio che subito abbiamo segnalato ai Carabinieri e agli organi competenti. Verranno rintracciati i numeri di telefono utilizzati e verificata la fonte. Alcuni candidati a sindaco, tra i quali il nostro, hanno provveduto a segnalare alla Tenenza lo spregevole tentativo di influenzare l'elettorato, forse visto l'andamento di questa campagna elettorale, ormai si provano tutte le strade possibili. Qui non si parla di scaramucce da campagna elettore, ma di leggi e di morale. - Continua la nota - Con questo atto si è pensato ai cittadini di Cassano come a gente pronta a cambiare le proprie decisioni, le proprie convinzioni, ciò in cui credono, sull’onda di un semplice falso sondaggio infrangendo le leggi. La denuncia si basa sulla legge detta "Par Condicio", cioè la Legge 22 Febbraio 2000, n. 28 dal titolo: "Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 2000
Link al sito della Camera dei Deputati (per chi volesse approfondire): http://www.camera.it/parlam/leggi/00028l.htm
Art. 8 (Sondaggi politici ed elettorali)
1. Nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.
2. L'Autorità determina i criteri obbligatori in conformità dei quali devono essere realizzati i sondaggi di cui al comma 1.
3. I risultati dei sondaggi realizzati al di fuori del periodo di cui al comma 1 possono essere diffusi soltanto se accompagnati dalle seguenti indicazioni, delle quali è responsabile il soggetto che ha realizzato il sondaggio, e se contestualmente resi disponibili, nella loro integralità e con le medesime indicazioni, su apposito sito informatico, istituito e tenuto a cura del Dipartimento per l'informazione e l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri:
a) soggetto che ha realizzato il sondaggio;
b) committente e acquirente;
c) criteri seguiti per la formazione del campione;
d) metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati;
e) numero delle persone interpellate e universo di riferimento;
f) domande rivolte;
g) percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda;
h) data in cui è stato realizzato il sondaggio.
Non avremmo mai pensato di dover citare una legge in un comunicato stampa. Ma qui una certa politica becera ci costringe anche a questo…
Nessuno spesso cita la seconda parte del motto agostiniano: “Perseverare autem diabolicum”, perseverare nell’errore è diabolico.