Mimmo Lione chiude la campagna elettorale al fianco di Scopelliti
“Avanti col centrodestra, per evitare il ritorno al passato e proseguire nel processo di cambiamento avviato con successo nel 2004”.
Questo il messaggio che Mimmo Lione, candidato sindaco del centrodestra, ha consegnato agli elettori nel corso dei comizi che hanno chiuso la campagna elettorale. Affiancato dal presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti; dal deputato Roberto Occhiuto, dal consigliere regionale Gianluca Gallo e da tanti altri esponenti istituzionali del centrodestra, Lione ha offerto il suo punto di vista sull’andamento della campagna elettorale: “Ci saremmo aspettati dai nostri avversari una sfida a viso aperto sui contenuti, sulle prospettive da disegnare per la crescita della nostra città, magari individuando punti di contatto per definire intese strategiche sulle questioni di ordine generale, al di là dei colori e delle appartenenze. Invece, l’unico disco che soprattutto dalle parti del centrosinistra è risuonato è stato quello solito, tradizionale, noioso: i più bravi sono loro, tutti gli altri sono niente. Nulla. Al massimo, nemici da combattere e distruggere. Personalmente, ancor prima che politicamente”.
A seguire, la risposta alle critiche rivoltegli dal centrosinistra per non aver accettato l’invito ad un confronto pubblico tra candidati. “Mimmo Lione non fugge. Il centrodestra non fugge. Se quel confronto non c’è stato – ha spiegato - è perché non poteva esserci, e le condizioni perché non ci fosse le ha create il centrosinistra. Non ci si può sedere allo stesso tavolo per parlare di idee e progetti se non c’è, come condizione minima, quella del rispetto dell’avversario, della sua dignità”. Ha proseguito Lione: “La migliore risposta è giunta dagli elettori che sin dal primo turno hanno indicato chiaramente la strada da seguire tributando più di 5.400 voti alla coalizione di centrodestra, avendo dato fiducia ad un progetto politico, quello della casa dei moderati, che già gode della maggioranza dei seggi in consiglio comunale. Ed è inutile negarlo, è quel che prevede la legge; ciò che prescrive il Ministero degli Interni; è quel che sui giornali, alle radio ed in televisione hanno ribadito illustri e stimati professionisti del diritto come ad esempio l’avvocato Oreste Morcavallo”. Ha aggiunto il candidato del centrodestra cassanese: “Cari cittadini, domenica e lunedì recatevi alle urne. Non lasciate le cose a metà: col vostro voto intelligente, che adesso deve trasformarsi anche in voto utile, potete completare l’opera ed affidare al centrodestra anche la fascia tricolore del sindaco, e così chiudere una contesa che il 6 e 7 maggio non s’è chiusa per pochi voti, appena 400. La nostra città non è più quella del 2004 o, peggio ancora, quella del 1993, quando persino ottenere una carta d’identità era un’impresa in un Comune che non aveva soldi per pagare dipendenti e fornitori e men che meno per acquistare la carta per le tessere di riconoscimento”. Quindi, le conclusioni: “Dal 2004 c’è un nuovo corso che ha permesso a questa città di vedere la luce in molte cose. È questa la continuità che vi invito a privilegiare, per poter proseguire nello stretto lavoro di sinergia istituzionale con la Regione che voi stessi avete mostrato di preferire eleggendo nel 2010 un cassanese in consiglio regionale, dopo 30 anni di vuoto e di assenza. È la continuità che alla nostra comunità serve per continuare a progettare il proprio futuro. Tutti insieme, nessuno escluso. Grazie”.