Mpa Rc, Saline Joniche: no ad Ecomostro, si a turismo culturale
"Nell’agosto del 1984 il Ministro Altissimo firmava il decreto con il quale rendeva attuativa la decisione del CIPE per la costruzione della Centrale a carbone a Gioia Tauro. - Comunica una nota stampa del Mpa - A distanza di 28 anni la Storia si ripete in quanto pochi giorni fa la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto di Valutazione Impatto Ambientale ( V.I.A.) finalizzato alla costruzione di una MegaCentrale a carbone a Saline Joniche.
In una riunione congiunta di quadri dirigenziali del “M.P.A.-Autonomia e Diritti”, alla presenza di militanti e cittadini, si è dibattuto a lungo sulle conseguenze che potrebbero derivare dalla realizzazione di questo progetto e del disastroso impatto che questo avrebbe sulle risorse ambientali e paesaggistiche dei comuni limitrofi.
I partecipanti hanno posto in risalto alcune considerazioni d’obbligo:
1) il progetto in questione viene “spacciato“ come di ultima generazione soprattutto per lo smaltimento delle tonnellate di micidiali polveri sottili, principale causa di danni alla popolazione. In realtà la tecnologia che sarà utilizzata, per ammissione della stessa Società, è in corso di sperimentazione ed i relativi risultati non saranno disponibili prima del 2025;
2) inoltre, è da sottolineare il fatto che la Centrale a carbone sorgerebbe su importanti resti della Civiltà ellenica. La sua realizzazione perciò vanificherebbe gli investimenti effettuati, da ormai diversi lustri, dagli amministratori dei comuni del comprensorio interessato. Questi infatti hanno adoperato risorse ingenti per i loro bilanci ed anche finanziamenti provinciali e regionali al fine di promuovere e realizzare campagne di scavi e di valorizzazione dei beni culturali di grande rilievo, anche a livello nazionale;
3) ulteriore caratteristica da non sottovalutare è che nel comprensorio interessato è fiorente la coltivazione del bergamotto, unica al mondo, ed il timore che le polveri sottili possano distruggere il ricercato agrume o quantomeno farne perdere le proprietà benefiche per le quali è conosciuto in tutto il mondo ha messo in allarme tutti gli imprenditori del settore;
4) infine l’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria ha approvato, pochi giorni or sono, un bando per un concorso internazionale di idee per la riqualificazione del Waterfront di Saline Joniche e la realizzazione di un parco Naturale e Antropico. Il progetto nasce da un protocollo d’intesa tra la Provincia e l’Agenzia dei borghi solidali, tale protocollo è finalizzato alla collaborazione per l’espletamento del bando.
Il progetto nasce appunto dalla constatazione delle potenzialità non sfruttate che l’area ancora può offrire. - Conclude la nota - Questo è il futuro delle nostra terra: turismo, cultura e ambiente.
Noi, come anche la stragrande maggioranza delle popolazioni interessate, siamo pertanto fermamente contrari alla costruzione di un Ecomostro a Saline Joniche e ci mobiliteremo e ci batteremo per impedire il realizzarsi di questo sciagurato evento in modo anche da rispettare la volontà dei cittadini, i quali, coinvolti mediante referendum anni addietro, avevano già espresso la loro contrarietà con la schiacciante percentuale del 98%."