Lettera di Padre Fedele a Rosaria Macchia Piemonte
Riceviamo e pubblichiamo le parole rivolte da Padre Fedele Bisceglia alla presidente dell'ASIT recentemente scomparsa
"Cara, dolce e amabile Rosanna,
non posso non scriverti questi poveri ma sentiti pensieri. Sarebbe un’imperdonabile colpa e una grave omissione. Quando sei volata al cielo, quando ti sei trapiantata in Paradiso, io ero assente. Come al solito mi trovavo in Africa per distribuire ai bambini affamati quello che impareggiabili concittadini mi avevano donato.
Ora sei nella vita che non muore. Sei giovane, bella! Ammaliante il tuo sorriso, penetrante il tuo sguardo, illuminante e radioso il tuo volto; il tuo andare deciso e sicuro, il tuo dire suadente e convincente; la tua bontà, il tuo amore per tutti e specialmente per i trapiantati, sono un imperituro testamento di un amore evangelico struggente.
Rosanna, sei l’incomparabile maestra del donare senza confini, dell’altruismo più genuino e della generosità più squisita, ti sei consacrata alla salvezza del prossimo con tutti i mezzi in tuo potere: preghiera, bontà, esempio. Hai “sfruttato” i mezzi di comunicazione: radio, televisioni, giornali, conferenze, manifestazioni in ogni angolo e su tutte le piazze per conferire alla carità verso il prossimo, secondo comandamento, una vera somiglianza al primo, quello dell’amore di Dio. “Tutto ciò che farete ad uno di questi piccoli, sarà fatto a me”.
Tu non hai mai detto di no a nessuno. Charles De Focauld ha scritto: “In nessun caso sarà permesso dire di no a chi ci domanda qualcosa, si deve donare l’ultimo soldo, l’ultimo pezzo di pane. E se non abbiamo nulla, si farà entrare l’ospite, il povero, e si andrà a mendicare per lui”. Tu hai mendicato per donare, sangue, organi per Lui, perché l’ammalato è il Cristo stesso.
La tua spiccata vocazione è il generoso altruismo. Tu sei stata a chiamare da Dio a “darti”, a “venderti”, a “perderti” totalmente per gli ammalati. Tu sei stata la consolatrice degli afflitti.
Cara, dolce e amabile Rosanna, questo semplice e francescano scritto e solo l’introduzione povera e scarna di un romanzo di bontà e solidarietà che leggeremo un giorno lassù. Qui ho ricordato quello che è patrimonio di tutti, tralasciando il mistico: infatti, c’è un mondo nascosto, misteriosamente riservato, che solo i sacerdoti custodiscono gelosamente nel segreto della propria coscienza.
Io, l’ultimo dei sacerdoti ti ho consegnato, propositi, voti, desideri che forse solo tuo marito potrà leggere.
Arrivederci Rosanna, in Paradiso!! Lì, solo lì, saremo giudicati e, speriamo, premiati.
Arrivederci Rosanna, in Paradiso!! Lì, solo lì, dove tu sei, potremo dissetarci alla fonte della vita.
Arrivederci Rosanna, in Paradiso!! Lì, solo lì, dove sei tu, potremo cantare, praticare l’amore, il perdono e la pace. Riposa in pace eternamente, ma continua la tua battaglia serafica i altruismo e generosità.
Amen. Ti voglio tanto bene."