Reggio. Processo Astrea-Archi, nel rito abbreviato 10 condanne e 3 assoluzioni
Si è concluso con 10 condanne e 3 assoluzioni il processo "Astrea-Archi", celebrato con rito abbreviato. Il gup Massimo Minniti ha condannato a 20 anni di reclusione e 1.800 euro di multa Pietro e Franco Labate. Sedici anni di reclusione invece sono stati inflitti a Giuseppe Richichi, socio privato della società Multiservizi (recentemente sciolta dal Comune di Reggio Calabria in quanto la Prefettura non ha concesso la certificazione antimafia) e che secondo l'accusa avrebbe svolto attività di supporto alla cosca Tegano. Sedici anni di reclusione sono stati inflitti anche a Giuseppe Tegano e Giorgio Benestare. Dieci anni ciascuno sono stati comminati a Rosario Aricò, Emilio Firriolo, Alberto Rito e Pasquale Utano. Giovanni Zumbo, infine, è stato condannato a 5 anni di reclusione. Assolti per non aver commesso il fatto Roberto Franco, Alfredo Polimeni e Paolo Polimeni.
Il gup, inoltre, ha condannato gli imputati al risarcimento delle parti civili per una cifra totale di un milione e 400 mila euro, così ripartita: 500 mila euro al Comune di Reggio Calabria, 400 mila euro alla Provincia, 300 mila euro alla Regione Calabria e 200 mila euro al Ministero dell'Interno. L'accusa è stata sostenuta dal pm Giuseppe Lombardo. Il processo scaturisce dalle due operazioni Archi e Astrea che vedono gli imputati accusati, a vario titolo, di reati che vanno dall'associazione per delinquere di stampo mafioso all'intestazione fittizia di beni, all'estorsione.