Il giovane cinema italiano incanta il pubblico di Montepaone
La sesta serata del Magna Graecia Film Festival, diretto da Gianvito Casadont, ha regalato agli spettatori che hanno gremito la piazza di Montepaone una doppia visione di grande interesse. Ha aperto il programma la commedia atipica “I primi della lista” di Roan Johnson con grande protagonista Claudio Santamaria, uno dei nomi di spicco del ricco parterre di ospiti del MGFF.
Dopo aver firmato l'episodio "Il terzo portiere" nel film collettivo "4-4-2" già presentato al Magna Graecia Film Festival, Roan Johnson è tornato alla regia con una commedia divertente e originale, ispirata ad una storia vera e ben interpretata da Claudio Santamaria e dagli esordienti Francesco Turbanti e Paolo Cioni. Ambientato nella Pisa di inizio anni '70, il film racconta l'improbabile avventura di tre pisani, il Masi, il Lulli e il Gismondi, che convinti di un prossimo colpo di stato in Italia, fuggono in Austria in cerca di asilo politico. A dare il via alla strana avventura on the road è Pino Masi, un cantautore che ha fondato da poco il Canzoniere Pisano e tiene concerti davanti a migliaia di ragazzi. Renzo Lulli e Fabio Gismondi hanno appena vent’anni e sognano di suonare proprio con Pino Masi che per loro è un mito, un leader indiscusso. Quando Masi spiega loro che devono andare fuori città per evitare pericoli, accettano senza esitare. Arrivati davanti al confine Yugoslavo, i tre giovani si imbattono nella cortina di ferro - buio, fili spinati, perquisizioni alle macchine davanti - e decidono di ripiegare in Austria. Verranno arrestati e finiranno in cella, scoprendo che in verità non c’è stato nessun colpo di stato: hanno fatto solo una “cazzata”. Eppure all’uscita dal carcere, i tre si tolgono la soddisfazione di fare il loro primo e ultimo concerto davanti alle inferriate dell’istituto. Per un attimo sembrano guardare nel futuro: la loro storia personale e quella d’Italia non sarà facile, ma forse, adesso, saranno pronti ad affrontarla.
In seconda serata è stato proiettato “ACAB”, il film tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini - edito in Italia da Einaudi – e basato su una storia vera. “ACAB” è l'acronimo di "All cops are bastards" ("tutti i poliziotti sono bastardi") un motto che, partito dal movimento skinhead inglese degli anni Settanta, è diventato nel tempo un richiamo universale alla guerriglia nelle città, nelle strade, negli stadi. Cobra (Piefrancesco Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini) sono tre “celerini bastardi”. “Celerini”, così si sentono, più che poliziotti. Sulla loro pelle hanno imparato ad essere bersaglio perché vivono immersi nella violenza. In una violenza che diventa lo specchio deformante di una società esasperata, di un mondo governato dall’odio che ha perso le regole e che loro vogliono far rispettare anche con l’uso spregiudicato della forza. Nel momento forse più delicato delle loro esistenze, quando la vita privata arriva alla resa dei conti, incontrano “il futuro” in una giovane recluta, Adriano (Domenico Diele), appena aggregata al loro reparto. L’educazione di Adriano alla legalità, all’ordine, all’applicazione anche violenta della legge è la lente per raccontare il controverso “reparto mobile” con un inedito sguardo dall’interno, sullo sfondo dei più sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi anni, dal G8 di Genova fino alla morte di Gabriele Sandri.
Stasera grande attesa per l'arrivo di Anna Falchi che calcherà il red carpet del Magna Graecia Film Festival. Ci saranno anche Mimmo Calopresti ed Edoardo Leo, componenti della giuria del MGFF; Francesco Bruni, regista di SCIALLA (opera in concorso che vedremo stasera); e parte del cast di 100 METRI DAL PARADISO ( Domenico Fortunato, Giulia Bevilacqua).