Aeroporto Sant’Anna, Turino: non abbiamo alcuna fiducia nei politici regionali

Crotone Politica
Lo scalo di Crotone

“Riemerge la solita telenovela, vecchia e stravecchia, relativa al Sant’Anna, alla sua funzione, alle sue necessità e alle notizie preoccupanti di possibile chiusura o ridimensionamento dell’attività dello scalo, è un momento ricorrente che, a scadenze variabili, nasce dalle vie mentali, contorte, di qualche signore della politica spicciola, nella completa incompetenza in materia. Personaggi che non hanno alcuna conoscenza della reale e consolidata valenza dello scalo aereo Krotoniate. - È quanto scrive in un comunicato Carlo Turino Componente Comitato Centrale Movimento Sociale Fiamma Tricolore - Una struttura capace di soddisfare e sopperire al traffico di un bacino utenza vastissimo che, diversamente, non avrebbe uno sbocco rapido vista la situazione deprimente del settore collegamenti ferroviari della zona e delle infrastrutture stradali. Non abbiamo alcuna fiducia nei politici regionali, che paragoniamo a sirene capaci solo di fare promesse e proposte e poi annullarle con un semplice soffio di vento.

Il Sant’Anna ha una sua reale utilità, nella pratica del turismo popolare e di ritorno, per quella posizione naturale che pone l’aeroporto su di un pianoro mozzo estendibile in termini di lunghezza e larghezza pista, collegato velocemente con un vasta zona alberghiera che, a pieno regime può accogliere una fetta portante e possente di vacanzieri, per uno sviluppo economico basato su questo tipo d’attività, considerando quasi completamente defunto il sito industriale. La storia della struttura è un continuo ripetersi di negazioni, promesse perdute, chiusure e aperture varie. Il sant’Anna di Crotone viene continuamente trattato come un giocattolo a cui basta dare un giro di chiave e la molla lo mette in funzione. Ci permettiamo di ricordare, a chi l’ha dimenticato, l’appetibilità economica dell’aeroporto, su cui per effetto della utilità pubblica e sociale non gravano tasse di attracco e partenza elevate. Lo scalo, se analizziamo i dati e la statistica esistente, è, da sempre nella condizione ottimale di reggersi da solo, senza dover aspettare il futuro, basterebbe mettere al posto giusto persone capaci di realizzare l’autonomia di scelte e collegamenti, tecnici competenti di settore, fuori dalle mire del potere partitico.

L’azione più importante da fare è richiedere la trasformazione di funzionalità da “alba- tramonto” in “alba-alba” ovvero in h24,indicandolo come alternato agli aeroporti di Lamezia e Reggio Calabria, da utilizzare per ogni evenienza particolare. Non esiste alcun progetto per la creazione di un sistema Cargo, come era ai tempi della compagnia Itavia, per un trasporto di prodotti calabri, in modo da metterli sui mercati nell’attimo della richiesta di consumo. Il Sant Anna è un bene del crotonese e del suo hinterland, capace di dare un reale servizio di collegamento con il resto dell’Italia e con l’estero, facendo uscire la zona dall’isolazionismo sociale, il pensiero di ridurlo o chiuderlo è il solito tentativo degli incapaci che vorrebbero definire il trasporto aereo come un fatto personale da usare a proprio piacimento.. Basta con parole che non arrivano a niente, il Sant’Anna va potenziato, da subito, per recitare la sua interpretazione nella scala dei tempi al futuro, inserito in una geografia dalla necessità di essere visibile.

La Fiamma Crotone non intende sottostare al ruolo di semplice spettatore, nella vicenda intende e pretende intervenire col massimo impegno, anche attraverso una battaglia all’ultimo respiro, per evitare altri scippi e fughe dei beni e dei servizi della città”.


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