XX settembre. Belvedere (Libero pensiero): una data da ricordare

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo nota di Rolando Belvedere, Presidente Sez. crotonese Ass. Naz. Libero Pensiero “Giordano Bruno” sul 20 settembre, data da ricordare:

“Il XX settembre 1870 segnò la liberazione di Roma e la fine dello Stato Pontificio composto da decine di migliaia di disoccupati e altrettanti mendicanti. Solo a Roma i disoccupati erano 50 mila e 30 mila i mendicanti su 230 mila abitanti. La liberazione di Roma permise l’unità nazionale da sempre avversata dalla Chiesa cattolica. Nel 1929 i Patti Lateranensi voluti da Mussolini autorizzavano ieri come oggi i pretesi benefici e privilegi. Craxi nel 1984 non modificò l’impostazione mussoliniana. Oggi il Vaticano affrontando i temi sociali ed etici, non si limita a predicare liberamente – com’è suo diritto- alle coscienze dei credenti cattolici, ma pretende d’intervenire direttamente sui processi decisionali dello Stato italiano, condizionando pesantemente le forze politiche e la libera dialettica parlamentare esigendo che le leggi della Repubblica si conformino alla morale cattolica.

Il paese è costantemente inflazionato, dai giornali e dalla TV, di propaganda religiosa:articoli, interviste, trasmissioni radio-televisive con immagini del papa e con sermoni cardinalizi, con cronache, riti e processioni. Si susseguono gli attacchi alla legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, ai progetti di legge sul testamento biologico sebbene il cardinal Martini abbia scelto di non subire l’accanimento terapeutico e abbia detto no al sondino. C’è una crociata sui diritti civili che imperversa quotidianamente attraverso i “media”, sull’opinione pubblica e sulle istituzioni con l’intento di piegarle ala dottrina cattolica. Scandalosi risultano i privilegi ecclesiastici nel finanziamento della Chiesa attraverso l’8 per mille, nel settore scolastico coni finanziamenti alle scuole private, sia nelle strutture ospedaliere dove è il più grande imprenditore privato, sia nell’insegnamento religioso. E non è che ala banca vaticana mancano i soldi: 10 miliardi di euro è il patrimonio dell’IOR (Istituto opere religione!) dove la metà dei conti correnti è intestato a sacerdoti, vescovi e cardinali. Bisogna reagire in nome della laicità onorata dalla Costituzione, una laicità che è stata la bandiera del Risorgimento. Stato e Chiese devono essere sempre separate”.


Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.