Slow food, a Rossano nasce 7 condotta
Restituire dignità culturale al cibo e al vino, contribuire al rafforzamento dei legami dei produttori alimentari di qualità con i loro territori promuovendone l’assunzione a ruolo di beni culturali ed educare alla cultura alimentare e verso il diritto al piacere ed al gusto soprattutto le nuove generazioni. Ecco la sfida del Convivium (o condotta) Slow Food Pollino-Sibaritide, che si costituirà, ufficialmente domani, sabato 22 settembre, a Rossano, presso la Tenuta Ciminata Greco. Dalla sardella al moscato passito, dalle lenticchie ai piselli, dalle clementine al pane, dalla liquirizia al limone. Dal punto di vista delle produzioni e dei prodotti del terroir, l’ambito territoriale di riferimento del nuovo Convivium si può considerare uno fra i più importanti e diversificati della provincia di Cosenza e della Calabria. Senza contare la varietà paesaggistica e morfologica (dalla Valle del Colagnati al Parco del Pollino, dalla Secca di Amendolara al Pianoro di Novacco, dall’Incavallicata alla Valle del Garga), e, quindi, le risorse naturalistiche, artigianali, enogastronomiche, in una parola identitarie, unitamente al patrimonio storico, architettonico, archeologico e culturale (dal Codex Rossanensis al Castello Ducale di Corigliano, dal Parco e Museo archeologici di Sibari ad Altomonte, dall’Elefante di Pietra di Campana a Morano).
Non mancherà comunque la promozione e l’emersione di nuovi prodotti del territorio che possano assurgere a nuovi ed ulteriori presidi Slow Food capaci, in definitiva, di preservare e valorizzare l’identità storico-culturale dell’intera area di riferimento, avviando una riflessione storica e tecnica importante su ruolo, effetti, presente e futuro dell’agroindustria, in modo particolare nella Piana di Sibari, zona notoriamente a spiccata vocazione agrumicola.