Management del food, universitari a Rossano

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Management del food, si è chiusa ancora una volta a Rossano la tappa cosentina delle visite territoriali previste nell’ambito del Master in Economia Sostenibile dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo-Bra fondata da Slow Food.

Grazie alla ribadita collaborazione tra i due convivi Slow Food di Crotone e Pollino-Sibaritide-Arberia, gli studenti internazionali aspiranti gastronomi sono stati ospitati nella Città del Codex e della Liquirizia, a caccia di marcatori identitari.

Dall’illustrazione ed osservazione dei metodi tradizionali di pesca (spiegati da Damiano Montesanto e dal Presidente del Gac Cataldo Minò) alla degustazione dei piatti della memoria locale e della cucina autentica. L’identità enogastronomica territoriale è stata la vera protagonista di questa nuova esperienza che gli universitari ed i liceali del Pitagora di Crotone, accompagnati dai tutor Luigi Monaco e Mariella Cosentino, e dal Fiduciario Antonio D’Antonio, hanno vissuto prima al Porto di Cariati e poi a Rossano.

Australia, Stati Uniti d’America, Inghilterra, Canada, Danimarca, Olanda, Germania, India, Italia, Israele, Norvegia e Bermuda.

Sono, questi, i Paesi di provenienza dei 27 studenti, accompagnatati da due tutor, ospiti della Condotta Slow Food di Crotone che per una settimana hanno visitato aziende e realtà imprenditoriali e studiando il territorio dal punto di vista delle produzioni e della ristorazione autentica.

La tappa cariatese, promossa in collaborazione con il GAC Bormas, il Gruppo di Azione Costiera I Borghi marinari della Sibaritide e quella successiva a Rossano, sono state entrambe organizzate dalla Condotta Pollino – Sibaritide – Arberia. Nella Città del Codex, il Convivium guidato da Lenin Montesanto ha accompagnato gli studenti in visita alla storica Fabbrica ed al Museo Storico della Liquirizia Amarelli.

Pisc salat, sard arriganat, colamar e sicc cù pipe pummalor, pruppet e pisc, prim cu cical e alic, alic scattiat, frittur e paranz.

Sono, queste, le emozioni del menù identitario, rigorosamente a base di pesce povero e prodotti del territorio, proposte e condivise dalla trattoria AL Casello di Giovanni Villella che ha accolto gli universitari alla fine del tour.

Prima della degustazione, consegnando la mini guida al piacere con responsabilità Facciamo politica a tavola, il Fiduciario Montesanto ha illustrato agli studenti la campagna Io nuoto nel Mediterraneo (della cui rete di ristoratori aderenti fa parte anche il Casello).

Il progetto partito a dicembre 2015 ed in corso, finanziato dal GAC BORMAS, è finalizzato alla sensibilizzazione del consumo consapevole delle specie ittiche sostenibili. Alla delegazione dell’Università di Scienze Gastronomiche è stato inoltre fatto omaggio del succo 100% di clementine prodotto da Biosmurra, azienda di agricoltura sostenibile della valle rossanese del Colagnati che fa parte del consorzio siciliano Le galline felici.