Birra artigianale, se ne discute a Rossano
Birre artigianali, crescono il consumo e la produzione, in Italia ed al Sud. E con una tendenza che, almeno da un paio d’anni, pare essere diventata un vero e proprio fenomeno. La Guida alle Birre d’Italia 2013 di Slow Food, che si affianca alle decine di prestigiose pubblicazioni dedicate a trattorie, vini e ristoranti, ha recensito oltre 400 produttori, oltre 200 birrifici e circa 1200 birre. Un fiume di schiuma che non vive più della forzata contrapposizione con il vino, considerato fino a qualche tempo forse più elitario.
Per confrontarsi e capire meglio i contorni anche economici di questo nuovo scenario, che aggiunge valore al più complessivo “ritorno alla terra” di cui Slow Food è interprete nei territori, promuovendo il cibo buono pulito e giusto, le due condotte della Sibaritide – Pollino e di Crotone hanno promosso un appuntamento pubblico, sabato 21 dicembre, al pub By The Way, in Piazza Bernardino Le Fosse, a Rossano Scalo.
Nel corso della serata, di confronto ed anche di degustazione, alla quale parteciperanno, amici e simpatizzanti Slow Food, blogger, appassionati e degustatori professionali di birra, docenti e studenti del Polo Agrario-Alberghiero, sarà presentata ufficialmente una delle birre artigianali calabresi, la Blandino di Strongoli.
Quella in atto, secondo Lorenzo Kuaska Dabove, tra le firme della Guida Birre d’Italia Slow Food 2013, è una crescita impressionante del numero di produttori, ma soprattutto di originalità, creatività e fantasia di un vero e proprio made in Italy.
Un vero e proprio fermento a base di produttori, consumatori, esperti e ovviamente di birre di cui è stata sintesi il Salone del Gusto di Torino e Terra Madre.
Un fermento che ha numeri anche nel Sud Italia dove la qualità e l’attenzione al prodotto – sostengono diversi esperti – sono in rapida ascesa.