Idv, Talarico sui costi della politica
Le dichiarazioni dal Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico a proposito di risparmi nei costi della politica e del funzionamento delle istituzioni ci trovano ovviamente d’accordo
“Vogliamo che in Calabria si metta mano, subito, alla cancellazione di tutti quegli enti improduttivi che drenano risorse pubbliche e alimentano sprechi e clientele. A tal proposito abbiamo, da tempo, una proposta di legge.Ci permettiamo però di far rilevare che le misure già adottate e quelle di là da venire sono successive allo scoppio degli scandali che, da un capo all’altro della penisola, stanno mettendo a dura prova la già debole credibilità della politica e delle istituzioni rappresentative.Sarebbe stato più opportuno, a tal riguardo, intervenire prima che la questione diventasse un caso giudiziario in certe regioni e che taluni eccessi contribuissero ancora di più a gettare ombre sulla vita delle istituzioni ad ogni livello.Diciamo questo perché Idv in Calabria non ha aspettato i Fiorito di turno, lo scoppio del bubbone, per farsi latrice di una proposta di legge statutaria per la riduzione dei costi della politica e del funzionamento degli organi della Regione. Il gruppo di IDV si è dotato da tempo di un regolamento per le spese dei consiglieri regionali , prevedendo, tra l’altro, la certificazione fiscale di ogni spesa.
L’ultima proposta, è bene ricordarlo, depositata presso la Segreteria Assemblea del Consiglio regionale in data 28/7/2011, prevedeva la riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori, andando a configurare una drastica riduzione dei costi di funzionamento del Consiglio regionale. Una proposta che, come tante altre, giace inevasa presso la massima assise regionale. Senza voler fare i primi della classe, rivendichiamo il merito di aver posto all’attenzione del Consiglio regionale, e della politica in generale, il problema dell’insostenibilità della spesa che attualmente la Regione sopporta per il funzionamento e le attività dei sui organi rappresentativi, oltre che per il governo ( si pensi al numero sproporzionato di dirigenti in servizio), prima che intervenisse il governo centrale con il suo provvedimento taglia-spese per le istituzioni locali. In ogni caso, consci della necessità di restituire alla politica la dignità che merita, non faremo mancare il nostro contributo per addivenire ad una seria rivisitazione degli attuali livelli di spesa per il funzionamento del Consiglio, non prima di aver chiesto al Presidente del Consiglio Regionale di verificare attentamente la questione che ha interessato il sottosegretario Sarra e di rendere conto al consiglio regionale e ai calabresi sulle palesi e gravi contraddizioni emerse e che danneggiano lo stesso consiglio regionale.”