'Ndrangheta, sigilli ai beni del clan Alvaro di Sinopoli
I Finanzieri di Reggio Calabria, in collaborazione con lo Scico di Roma stanno sequestrando beni mobili ed immobili per un valore di circa 20 Milioni di Euro, riconducibili a pericolosi esponenti della cosca Alvaro di Sinopoli e nota come "Carni i cani".
I provvedimenti - emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, in corso di esecuzione a Roma ed in vari comuni della provincia di Reggio Calabria, riguardano l'intero nucleo familiare di Carmine Alvaro (cl. '53), capo carismatico dell'omonimo gruppo criminale, attualmente in carcere, in esito a diverse condanne per associazione mafiosa, riciclaggio ed altri gravi delitti.
I dettagli dell'operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta dal Procuratore Distrettuale Antimafia Giuseppe Pignatone presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
I beni sequestrati sono: trentadue appezzamenti di terreno coltivati ad uliveto, siti in Sinopoli (Reggio Calabria); tre terreni situati in Roma; un terreno sito in Roma, con sovrastante fabbricato multipiano realizzato abusivamente; un fabbricato a Sant'Eufemia d'Aspromonte; un'autovettura di grossa cilindrata (Audi); un' azienda olivicola ubicata a Sinopoli (Reggio Calabria); tre terreni, coltivati ad uliveto, siti in Seminara (RC); nove terreni, coltivati ad uliveto, nel comune di Melicucca' (Reggio Calabria); un immobile localizzato a Reggio Calabria; un' autovettura di grossa cilindrata (Bmw serie 5); e cinque appartamenti di civile abitazione, dislocati sul territorio della citta' di Reggio Calabria Calabria.